Dopo 11 anni torna una petroliera a Mazara del Vallo

La società Levantoil, insediata da circa un anno nel territorio, celebra la sua prima nave carica di carburante

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Gennaio 2022 08:19
Dopo 11 anni torna una petroliera a Mazara del Vallo

A seguito di una bella manovra, considerato anche il fondale, è attraccata, presso la nuova banchina "Ruggero II", al porto di Mazara del Vallo alle 6.51 del 30 dicembre scorso la petroliera “Vulcanello M” per la Levantoil, azienda siciliana di distribuzione carburanti. La società circa un anno fa si è insediata proprio nel territorio di Mazara del Vallo presso il deposito di carburanti ex Pinta Zottolo Spa. Un insediamento avvenuto - come fu spiegato attraverso una nota della stessa società- su assegnazione del Tribunale di Marsala a mezzo di una gara pubblica; si tratta di una concessione della durata di tre anni con diritto di prelazione.

Una data storica –ha commentato Antonio Cancascì, co-founder della Levantoil- perché rappresenta allo stesso tempo un traguardo e un nuovo inizio. Un traguardo perché finalmente la Levantoil sfrutta a pieno la posizione strategica del proprio bunker sul Porto di Mazara del Vallo, che gli consente di poter acquisire ingenti quantità di prodotti petroliferi via mare, e un nuovo inizio che ci permette di poterci rapportare con nuovi mercati e una nuova potenziale categoria di grandi clienti.

È un momento molto bello –ha aggiunto- che ci inorgoglisce che ho il piacere di condividere con i miei figli Michele e Marco, rappresentanti della prossima generazione del nostro gruppo e per questo simboli del nostro futuro. Questa prima petroliera rappresenta concretamente che la Levantoil è l’azienda giusta nel territorio giusto come la Sicilia, connubio che potrà solo che far aumentare ancor di più la crescita aziendale in maniera sana e progressiva. Un ringraziamento va alle istituzioni – ha concluso Antonio Cancascì - e a tutti coloro che ci hanno supportato nel realizzare tutto ciò, come la Capitaneria di Porto, ai Vigili del fuoco, e soprattutto agli ormeggiatori e ai nostri uomini che hanno permesso questo attracco storico”.

Nel dicembre del 2020, un giorno prima del ritorno a Mazara del Vallo dei 18 pescatori (otto italiani, sei tunisini, due indonesiani e due senegalesi) sequestrati a Bengasi, i fratelli Antonio e Vincenzo Cancascì, fondatori del gruppo di Misilmeri, furono promotori di un bel gesto di solidarietà. I due imprenditori e alcuni funzionari della Levantoil, insieme al loro referente locale, Nicola Asaro, incontrarono, nella mattinata del 19 dicembre presso l’aula consiliare mazarese, i familiari dei pescatori sequestrati per 108 giorni e gli armatori dei motopesca “Antartide” e “Medinea” per consegnare di persona un aiuto economico (1000 euro per ognuna delle 18 famiglie).   

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