Disordini al carcere di Trapani: trasferita una decina di detenuti

Due celle inagibili e 5 agenti contusi sono il bilancio della violenta protesta scattata ieri nel reparto Mediterraneo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Giugno 2025 16:51
Disordini al carcere di Trapani: trasferita una decina di detenuti

Intorno alle 22 di ieri è stato riportato l’ordine nella casa circondariale di Trapani, dopo un’intera giornata di disordini, con circa 15 detenuti barricati nella saletta scuola del secondo piano del Reparto Mediterraneo, muniti di armi rudimentali e improvvisate. Per fronteggiare la protesta, si è reso necessario fin dalle prime ore l’intervento di rinforzi, inviati dal Provveditore regionale in appoggio all'intero organico della Polizia penitenziaria nella casa circondariale “Pietro Cerulli”.

Non si sono registrati ulteriori feriti, dopo i cinque agenti rimasti contusi nella prima fase dell’azione di protesta, ma due celle della Sezione sono state devastate e adesso risultano inagibili. Per una decina di detenuti è stato disposto ed eseguito il trasferimento, con l'impegno del Nucleo Traduzione che ha lavorato fino alle prime ore di oggi.

Ma la tensione rimane alta – afferma Gioacchino Veneziano, segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria – e si reitera la richiesta di integrare il già carente organico falcidiato dalle assenze generate dalle aggressioni e ferimenti. Sollecitiamo ancora una volta l’apertura di un tavolo di confronto con i vertici dell’amministrazione a partire da quella regionale, poiché la gestione delle carceri in questo momento è davvero precaria”. In qualunque momento, secondo Veneziano, “potrebbe scattare una protesta anche per futili motivi, fermo restando che il sovraffollamento purtroppo genera anche questa situazione di pericolo e, con tutta la buona volontà, il personale che eroicamente sta affrontando questa situazione non potrà reggere a lungo, perché quasi giornalmente espleta dalle 12 alle 18 ore di servizio continuativo. È necessario – conclude – l’invio di rinforzi”.

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