“Una riunione proficua sulle principali criticità che attanagliano il settore della pesca siciliana”. Così il vice presidente nazionale di Federpesca, l’armatore mazarese Santino Adamo, ha commentato l’incontro avvenuto ieri a Palermo con l’assessore regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, Salvatore Barbagallo, il dirigente generale del Dipartimento della Pesca Mediterranea, Giovanni Cucchiara. Insieme ad Adamo, rappresentanti delle marinerie di Sciacca (presente anche il sindaco Fabio Termine), Licata, Porto Empedocle ed ovviamente Mazara del Vallo; insomma quelle marinerie che esercitano la pesca nell’areale del Canale di Sicilia.
Diverse sono state le richieste da parte dei rappresentanti della pesca al fine di trovare soluzioni adeguate alle problematiche riguardanti aspetti che travalicano le competenze regionali: riduzione della flotta, alla limitazione dei sistemi di pesca, delle giornate di pesca, limitazioni delle zone di cattura etc. Innanzitutto si è parlato delle continue restrizioni imposte da parte della Unione Europea ma anche del Governo Nazionale che hanno certamente influito sul riduzione di alcune specie ittiche; in particolare si è avanzata la proposta di riaprire, considerati scaduti i termini, quelle aree interdette alla pesca, le aree di nursery nel Canale di Sicilia, quelle al largo di Sciacca (la cui marineria da alcuni giorni è in stato di agitazione) e nella zona fra Linosa e Lampedusa dai cosiddetti “Piani di gestione regionale”; si tratta di aree pescose il cui ripopolamento ittico ha visto la riproduzione di specie predatrici.
Altra necessità sollevata quella di promuovere l’emanazione di bandi per l’ammodernamento dei natanti per favorire quanti non potranno rientrare nelle graduatorie relative alle misure di demolizione. Richiesto anche un incisivo intervento della Regione contro le prospezioni a colpi di bombe d’aria delle società che mappano i fondali nella ricerca di gas e di altre fonti energetiche; vedi ad esempio la ridotta di possibilità di pesca di gambero rosa negli areali di pesca in prossimità di Pantelleria.
Sono stati anche richiesti dei ristori anche per la parte imprenditoriale per le sopraggiunte calamità naturali, vedi il brutto tempo imperversante nei mesi scorsi che ha molto ridotto le giornate di pesca. Ultimo ma non ultimo l’annosa questione caro gasolio con la possibilità dello stesso assessore Barbagallo di farsi portavoce con il sottosegretario al Masaf, sen. Patrizio La Pietra alla Pesca, per implementare un nuovo strumento di credito d’imposta. Santino Adamo, da noi contattato telefonicamente, ha così commentato: “siamo molto soddisfatti dell’incontro. Siamo stati ascoltati dall’assessore Barbagallo che ha raccolto le nostre istanze.
Ci siamo lasciati con la promessa di riaggiornarci fra due settimane per capire, a seguito sue interlocuzioni, quali misure adottare per consentire al settore della pesca siciliana di potere sopravvivere”. (in foto collage di copertina: da sx assessore regionale Salvatore Barbagallo, a dx vice presidente nazionale Federpesca Santo Adamo)
Francesco Mezzapelle