Consiglio comunale: no pareri, no Tares?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Ottobre 2013 09:22
Consiglio comunale: no pareri, no Tares?

Una seduta di Consiglio comunale molto dibattuta con questioni personali, denunce e mancanze quella avvenuta ieri sera. Appena arrivati in aula, dove peraltro la visibilità è stata ridotta a causa di alcune lampadine

fulminate, i consiglieri hanno trovato una fotocopia di una nota firmata dalla cittadina Di Benedetto Paola, proprietaria di un bar di via Carmine (al fianco al palazzo comunale), indirizzata al consigliere Vito Barracco ed ai consiglieri comunali. Nella lettera, protocollata in Comune il 29 agosto, si leggeva che "il vice sindaco Ingargiola è stato presente con i familiari ed alcuni amici all'ufficio del Comune indossando la fascia tricolore di sindaco e che in seguito il gruppo si è spostato in Sala Giunta dove è stato offerto un rinfresco -fornito dalla ditta della scrivente- e per un tortale di 500 euro –si sottolinea che la fattura non pagata. La precisazione è dovuta per le falsità dichiarate dal consigliere Vito Barracco e che ci sono tanti testimoni dell'accaduto".

Vista la lettera, e chiamato in causa, a prendere per primo la parola è stato proprio Vito Barracco (Futuristi) il quale (vedi foto del suo intervento) ha così commentato: "chi ha inviato questa lettera è un vigliacco che si nasconde nell'anonimato. La lettera è falsa in quanto ho avuto modo di parlare con la signora che molto provata per quanto successo mi ha pure mostrato la sua vera firma. In essa si dichiarano tante falsità, ad esempio la fattura di cui si parla non esiste. Il vicesindaco Ingargiola non ha indossato nessuna fascia tricolore ed ha pagato di tasca sua ricevendo uno scontrino fiscale. Forse questo è un modo per fare campagna elettorale?".

E' intervenuto il vice sindaco Pietro Ingargiola, visibilmente amareggiato e con un filo di voce ha spiegato: "devo tutelare la mia dignità e quella della mia famiglia. Ho incaricato il mio legale, l'avv. Antonio Gebbia di procedere sull'accaduto. Non ho pagato 80 euro, bensì 50 in quanto la signora mi ha fatto pure lo sconto. Non credo di aver fatto di male, non ho indossato la fascia tricolore. Quel giorno mio figlio e la sua sposa erano saliti in Comune perchè me lo aveva chiesto il giorno prima il sindaco Cristaldi che voleva fare loro gli auguri. Purtroppo l'indomani il sindaco era via per motivi istituzionali".

Successivamente è intervenuto il consigliere Nino Arena (Pdl): "il problema è l'utilizzo della Sala Giunta per motivi privati. Non credo che tutti i cittadini mazaresi possano utilizzarla per un rinfresco. Lei assessore Ingargiola ha fatto un errore". Arena ha poi sottolineato: "comunico che allo stato attuale non c'è nessun candidato sindaco investito dalla segreteria del Pdl-Forza Italia". Poi Arena ha concentrato il suo intervento sul punto relativo al "riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio della ditta Pietro Durante s.r.l., (capogruppo ATI) con sede in Santa Ninfa relativi a lavori di manutenzione e custodia particolare dell'impianto di depurazione di C.da Bocca Arena": "si tratta di una somma di circa 150.000 che il Comune deve pagare alla Ditta "Durante".

Complessivamente abbiamo pagato finora circa 400mila euro per la custodia e manutenzione del depuratore comunale che peraltro non è ancora attivato. Quanto ci costerà alla fine questo depuratore, alla fine si spenderanno quasi la metà dei soldi rispetto al suo completamento. Poi però –ha aggiunto Arena- si dice che non ci sono soldi per la manutenzione delle strade e per l'illuminazione, più volte, negli ultimi tre anni, abbiamo attenzionato il caso della via padre Cusmano".

A chiedere un intervento in merito alla manutenzione delle strade, all'attivazione del depuratore comunale ed all'eliminazione di odori nauseabondi provenienti dai tombini in diverse strade del centro città è stato Francesco De Blasi (Pd) il quale ha ricevuto inoltre i complimenti da molti suoi colleghi, ma anche dal vice sindaco Ingargiola, per la sua nuova carica segretario comunale del Pd.Il momento più noioso della serata, ed in parte più esilarante, è stato fornito dal dibattito, su questioni personali, fra l'assessore Danilo Di Maria ed il consigliere comunale Roberto Frazzetta; quasi un'ora di attacchi reciproci che certamente i cittadini avrebbero voluto risparmiare.

Alessandro Norrito (Insieme si può) ha riportato alla realtà il Consiglio chiedendo spiegazioni in merito ad un'ordinanza firmata dal sindaco Nicola Cristaldi nei confronti della pizzeria "Lo scoiattolo" nel quale si ordina la sospensione dell'attività per un periodo non inferiore a cinque giorni a partire dal 25 novembre e ciò perché i proprietari non avrebbero pagato il suolo pubblico nell'ultimo anno dopo due verbali del Comando della Polizia Municipale. Norrito ha stigmatizzato quanto avvenuto denunciando il vertiginoso aumento che il Comune ha adottato nella tassa per l'occupazione del suolo pubblico: "Nel 2011 con una delibera il sindaco –ha detto Norrito- ha revocato le concessioni di utilizzo del suolo pubblico riferendosi ad una legge del 2007 che ha dato ai Comuni la competenza su quella parte di demanio.

Ma l'attività in questione, non avendo ricevuto nessuna comunicazione allora, risulta essere in possesso dell' autorizzazioni regionale fino al 2014 e per le quali ha già regolarmente pagato alla Regione. Per me è assurdo, soprattutto in questo periodo di crisi, -ha concluso- che si emetta un'ordinanza di chiusura per un'attività commerciale che non ha fatto niente di illegale in quanto ha già pagato"

Chiusa la discussione sulle comunicazioni, il presidente del Consiglio comunale Pietro Marino ha aperto il punto n.3: "Approvazione del Regolamento per la disciplina del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES)". L'atto è stato illustrato dall'assessore comunale alle Finanze Vito Billardello ma non è stato possibile affrontare in quanto mancante di pareri legali negli emendamenti presentati. "Non solo ci oscurano non sostituendo le lampadine fulminate dell'aula consiliare ma addirittura –ha dichiarato Marino- non ci fanno pervenire i pareri relativi agli emendamenti sul regolamento della Tares.

Ciò non è mai avvenuto con nessuna amministrazione. L'atto è pervenuto in presidenza lo scorso 4 ottobre e mi sono preoccupato di portarlo entro 25 giorni in Consiglio per la sua discussione. Purtroppo gli emendamenti allegati, forniti dai consiglieri comunali, non hanno avuto ancora il parere legale del ragioniere capo Ingargiola. E' necessario approvare il regolamento Tares per poi calare l'atto nel prossimo Bilancio che arriverà in Consiglio a novembre".

Infine Marino ha chiamato la conta dei Consiglieri verificando la mancanza del numero legale per dichiarare la fine della seduta e dando appuntamento alla seduta di prosecuzione di questo pomeriggio con l'auspicio che l'Amministrazione porti in Consiglio i pareri per la Tares. Per quanto riguarda le lampadine fulminate dell'aula consiliare, il vicesindaco Ingargiola si è impegnato personalmente a provvedere alla loro sostituzione.

30-10-2013 10,20

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