Attraverso una nota abbiamo appreso che il sindaco Massimo Grillo ha incontrato nelle scorse ore i rappresentanti INPS Giuseppe Amato e Antonella Tumbarello - rispettivamente - direttore provinciale di Trapani e responsabile della direzione dell’Agenzia Complessa di Marsala. Tale sede, dallo scorso 1° giugno, assorbe tutte le competenze facenti capo anche alla soppressa agenzia territoriale di Mazara. “Contiamo di cogliere questa opportunità che vede la nostra città come punto di riferimento dopo Trapani, ha affermato il sindaco Grillo.
Per questo, con il direttore Amato intendiamo condividere un percorso per agevolare cittadini e, soprattutto, categorie sociali fragili, stilando un apposito un protocollo d'intesa”. L'Agenzia di Marsala garantirà nel territorio le ordinarie attività di gestione delle prestazioni e dei servizi ai cittadini. In più, la sede di via Della Gioventù si occuperà della gestione dei flussi contributivi, con particolare riferimento alle Aziende agricole e ai lavoratori autonomi agricoli in ambito provinciale.
La scelta di Marsala è stata definita a seguito di un piano di razionalizzazione regionale delle strutture INPS della Sicilia che ha visto, a partire dall'1 giugno la chiusura dell'Agenzia Inps di Mazara del Vallo (vedi foto della sede mazarese con cartello che avvisa che gli uffici trasferiti). Ciò sta provocando non pochi disagi a numerosi cittadini mazaresi e anche a professionisti, consulenti, adesso costretti a spostarsi a Marsala per "sistemare" le relative pratiche. Già lo scorso anno, nel mese di luglio, presso gli stessi uffici mazaresi dell'Inps di via Santa Maria di Gesù, in affitto da diversi anni, era stato chiuso il Polo Marittimi istituito dall'Inps a seguito del trasferimento delle competenze da parte dall’ex Ipsema, la cosiddetta Cassa Marittima presente nel territorio mazarese da oltre 60 anni.
Come dicevamo, della chiusura degli uffici Inps di Mazara del Vallo, in una logica di spending-review, se ne parlava da qualche anno. Ciò aveva provocato la reazione delle associazioni sindacali che proprio davanti agli stessi uffici manifestarono, al sit-in intervennero sia il sindaco Salvatore Quinci che il Vescovo della Diocesi.
La prima Amministrazione Quinci appena insediatasi nell'estate del 2019 si trovò di fronte al problema. Così l'Amministrazione -lo ha ribadito qualche mese fa anche in Consiglio comunale lo stesso primo cittadino mazarese- per non far mancare i servizi dell'Inps sul territorio mazarese offrì in comodato d'uso gratuito i locali dell’ex sezione distaccata del Tribunale di Marsala, sita in via Toniolo, a patto che lo stesso istituto di previdenza sociale avesse apportato la necessaria manutenzione dei locali con nuovi impianti tecnologici e antincendio; i locali di via Toniolo, ubicati in un seminterrato di una grosso condominio, dopo la chiusura della sezione distaccata del Tribunale avvenuta una decina di anni fa, furono utilizzati come archivio del III Settore comunale Lavori Pubblici e Servizi alla Città.
L'offerta dell'Amministrazione mazarese -come sottolineato dallo stesso sindaco Quinci rispondendo ad un interrogazione dell'opposizione- non venne però accettata dall'Inps; il Comune d'altronde non aveva i fondi per avviare i suddetti lavori. Fatto sta che la chiusura degli uffici mazaresi dell'Inps si aggiunge alla "lista della diaspora" dei diversi uffici di pubblica utilità (vedi la suddetta sede del Tribunale, l'ufficio del Giudice di Pace, per non parlare degli Uffici del catasto, della Camera di Commercio e dell'Agenzia delle Entrate) che negli ultimi 15 anni sono stati chiusi a Mazara del Vallo con grandi disagi per i cittadini e professionisti mazaresi costretti a spostarsi in altre Città della Provincia.
Francesco Mezzapelle