Chiraema: la progettazione degli spazi ridotti

Progetto di un Dammuso nel centro storico di Noto

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Ottobre 2023 11:19
Chiraema: la progettazione degli spazi ridotti

Da sempre l’architettura è lo strumento che l’uomo utilizza per modificare l’ambiente fisico in relazione alle esigenze funzionali e qualitative del proprio vivere; operando su scale diverse, dai grandi edifici monumentali fino all’architettura minima.

Tra i diversi fattori che influiscono in fase di progettazione, uno dei più significativi è sicuramente lo spazio a disposizione, e dalle possibilità che questo consente. Tuttavia attraverso una progettazione architettonica mirata, è possibile dare valore a spazi che all’apparenza sembrano troppo piccoli o poco stimolanti; ricavando luoghi inaspettati pienamente funzionali ed interessanti dal punto di vista estetico. Per questo motivo, il lavoro architettonico negli spazi ridotti è una sfida per ogni progettista e si propone spesso l’obiettivo di lavorare attraverso la scala umana, che diviene elemento cardine di progetto, in cui tutto è dimensionato e connotato dall’uomo.

Una sfida progettuale portata a termine magnificamente dallo studio Morana+Rao che, tra le vie del centro storico di Noto, ha dato nuova vita ad un Dammuso di soli 45 mq di superficie, all’interno di una costruzione utilizzata in passato come saponificio.Il risultato finale è sorprendente: uno spazio essenziale ed insieme elegantissimo che mantiene tutte le caratteristiche del tipico dammuso siciliano: un unico ambiente con soffitto voltato a crociera, costituito da spessi muri perimetrali, nei bassi di un edificio nel cuore del centro storico.

Poche azioni progettuali che non modificano l’impianto originario, mirate essenzialmente a creare un ambiente suggestivo di ridotte dimensioni, che pensa alle esigenze ed alla comodità delle persone che quello spazio dovranno viverlo.L’intervento, attraverso pochi elementi, da vita ad una cellula abitativa funzionale e flessibile. Un grande volume, completamente staccato dalla struttura che lo accoglie, disposto in posizione baricentrica, contiene al suo interno i servizi e gli impianti a supporto del piccolo alloggio e allo stesso tempo separa la zona giorno da quella notte.

Questa efficace strategia progettuale libera le pareti perimetrali consentendo una maggiore lettura dello spazio voltato. Sotto la volta a crociera ed attorno al nucleo centrale dei servizi gli usi legati alla funzione abitativa possono, con pochissimi vincoli, liberamente ruotare ed avvicendarsi.

Un ruolo non meno importante che contribuisce alla resa complessiva del progetto è la scelta coerente ed essenziale dei materiali e dei colori, che favoriscono e valorizzano la luce naturale, donando otticamente una sensazione di spazio. La palette cromatica è costituita perlopiù da pochi toni neutri, introducendo poi qualche nota calda che rende lo stile dell’ambiente meno impersonale e più accogliente. Il risultato finale è un dialogo tra il sostanziale recupero dell’esistente e l’innesto del nuovo, in uno spazio condensatore di emozioni che abbandona il forte impatto estetico a favore della riduzione, e della ricerca di un’intima riservatezza arricchita dal fruitore. Il progetto ha vinto il premio IN/Architettura 2020 come intervento di riqualificazione edilizia.

I progettisti

Andrea Morana e Luana Rao, sono due giovani architetti pluripremiati che nel 2010 fondano a Siracusa lo studio “morana+rao architetti”, intraprendendo un processo di ricerca progettuale, che pone l’attenzione a necessità funzionali, chiarezza e ordine spaziale.

Durante il periodo della formazione partecipano a workshop internazionali in Portogallo, Argentina e Italia e partecipano, come collaboratori, a concorsi di architettura ricevendo vari riconoscimenti e premi.

Nel 2012, ricevono la menzione d’onore per il “Premio Nazionale Selinunte” nella selezione “Young Italian Architects” indetto da AIAC.

Nel 2014, vincono il primo premio al concorso regionale “In/Arch-ANCE Sicilia” – sezione under 40 con il progetto “Casa O” e ricevono la menzione d’onore al premio nazionale “Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2014” indetto dal CNAPPC con il progetto di riqualificazione di “Largo Porta Reale a Noto”.

Nel 2015 vincono il primo premio al concorso nazionale “Italian Pool Award 2014”. Sempre nello stesso anno ricevono la menzione d’onore al premio nazionale “Premio Gubbio 2015” indetto dall’ ANCSA con il progetto “Largo Porta Reale a Noto” e vengono segnalati nella categoria “nuova costruzione” al premio “Quadranti d’Architettura 2015” con il progetto “Cappella F”.

Nel 2020 vincono il premio IN/Architettura con il progetto di riqualificazione di un Dammuso nel centro storico di Noto.

Website: http://www.morana-rao.com/Foto credits: Francesco Caristia

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