Cgil: “Mazara città aperta del Mediterraneo” con periferie chiuse.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Gennaio 2016 10:53
Cgil: “Mazara città aperta del Mediterraneo” con periferie chiuse.

Pur manifestando un vivo apprezzamento per alcune, purtroppo sporadiche, iniziative che cercano di sperimentare nuove forme di aggregazione sociale e civile (ci riferiamo in particolare al progetto “Periferia” che sta animando il quartiere “Macello”, o all’operazione “Attila”, presentata, con una certa esagerazione, come una grande opera di “bonifica” di intere aree del nostro territorio), la Cgil rileva che l’amministrazione comunale di Mazara risulta ampiamente inadempiente rispetto ai propositi più volte, a parole, manifestati di un recupero di qualità delle nostre periferie.

Il progetto strategico denominato “Mazara città aperta del Mediterraneo”, nell’assumere come prioritaria la riqualificazione dei quartieri periferici, immaginava le periferie “non più come concentrati di criticità ma come nuovi luoghi nei quali il fabbisogno residenziale si integra con la dotazione di servizi e con la re-identificazione dei quartieri”.

A distanza di anni, purtroppo, la situazione fotografata dagli autori del progetto rimane com’era: un concentrato di precarietà.

Lo scenario è rimasto piuttosto desolante: immobili degradati, aree destinate a verde pubblico incolte e dimenticate, edifici scolastici e sportivi privi di sicurezza, assenza di strutture e di luoghi per la socialità e per gli incontri, scarsa o mancanza di illuminazione pubblica, servizi inefficienti, randagismo, spazzatura a tutti gli angoli delle strade. Spesso le periferie sono aree in cui cresce e si alimenta ogni forma di devianza sociale.

Per la CGIL è necessario un immediato intervento nelle periferie e un’azione più adeguata ai bisogni di tutela e di sicurezza delle popolazioni che le abitano, soprattutto degli anziani e dei bambini.

Per questo la CGIL ritiene urgente l’apertura di un confronto tra l’amministrazione comunale, i cittadini e le parti sociali, al fine di individuare le risorse e gli investimenti necessari a riqualificare i quartieri periferici, alimentare una spesa produttiva, con l’obiettivo di creare ricadute positive anche per l’occupazione della nostra città.

La CGIL, senza spirito polemico e senza alcuna pregiudiziale, chiede soltanto che l’amministrazione Cristaldi, in coerenza con quanto a parole sostenuto, agevoli “la comprensione dei problemi e il dialogo sulle scelte di natura collettiva attraverso una continua interazione tra gli attori della città sia nella costruzione dei progetti che nella loto implementazione ed attuazione”.

Il responsabile provinciale sviluppo economicoVito Gancitano

13/01/2016

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