Centro studi “La Voce”: Il traffico a Mazara del Vallo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
23 Giugno 2015 13:52
Centro studi “La Voce”: Il traffico a Mazara del Vallo

Percorrere con l’automobile le vie di Mazara del Vallo è un’impresa non facile, ma anche i pedoni debbono muoversi con molta circospezione, per evitare incresciosi incidenti. La città è priva di segnaletica verticale e orizzontale, le strisce pedonali rappresentano una vera rarità e si racconta di pedoni che hanno vagato, affranti, alla loro ricerca.

Diamo atto, con piacere, che l’amministrazione ha realizzato strisce pedonali in mattoni sul lungomare Mazzini che avrebbero dovuto, nell’intenzione del Sindaco Protettore del Pedone, durare per sempre, a imperitura gloria dell’ideatore e realizzatore di un’opera che invece il destino cinico e baro ha corrotto in meno di un anno, per sprofondamento e/o consunzione dei mattoni!Le strade di Mazara spesso sono anguste; orbene siamo costretti a percorrere strade larghe meno di 5 metri che dovrebbero essere rigorosamente a senso unico, nei due sensi di marcia.

Valga per tutti l’esempio delle traverse di Via Salemi.La ferrovia che divide in due la città è rimasta al suo posto e la tanto decantata sua eliminazione, immaginifico cavallo di battaglia del candidato sindaco Cristaldi nel 2009, si è trasformata in una poco decorosa promessa elettorale. Se non abbiamo sbagliato i conti, per oltre due ore al giorno la città è divisa in due da passaggi a livello antidiluviani che non sono stati aggiornati tecnologicamente, per restare chiusi solo pochi secondi e in sicurezza.

Via Castelvetrano, Via Salemi, Via Madonna del Paradiso e Via Roma, diventano bolge infernali, dai miasmi irrespirabili. Avete mai fatto caso che nelle vicinanze di questi mostri chiamati “passaggi a livello” insistono delle scuole e che i nostri giovani sono sottoposti a abbondanti inalazioni di idrocarburi, soprattutto alla fine delle lezioni, spesso coincidenti con il passaggio dei treni? Non male per un’Amministrazione che avevamo lasciato gloriosamente alle prese con l’inquinamento elettromagnetico per salvaguardare la nostra salute! E dire che basterebbe realizzare un sottopasso nella zona Makara per migliorare sensibilmente la situazione.Manca la segnaletica di indirizzo e, se esiste, spesso risulta superata, restando però imperterrita al suo posto quasi fosse un intoccabile reperto archeologico.

Gli automobilisti hanno scoperto il piacere di cimentarsi in quella che nei paesi civili si chiama “sosta selvaggia” a significare il totale disinteresse per il vivere civile, vivere civile che si coltiva anche educando e talora reprimendo. Ma per questo bisognerebbe avere il presidio di un nutrito gruppo di vigili urbani.Guardiamo i numeri che li riguardano: Sono previsti in organico 60 unità, mentre in servizio ve ne sono 27 di ruolo, oltre a 19 contrattisti per 18 ore settimanali cadauno.

Escludendo i vigili impegnati in servizi d’istituto e 4 al servizio certamente indispensabile e inalienabile del sindaco (che siano troppi?), restano solo 5 vigili di ruolo e 5 contrattisti destinati alla viabilità, suddivisi in due turni al giorno e tre turni il sabato. Si capisce quindi perché vedere un vigile in strada è pressoché impossibile. Domanda che sorge spontanea: perché non si fanno i concorsi e perché non si portano i contrattisti a 36 ore settimanali? L’amministrazione Cristaldi, bisogna dargliene atto, ha integrato l’orario ai contrattisti, ma solo a quelli in servizio presso i musei e ai privilegiati del Palazzo di Città.

Possiamo sommessamente chiedere ai nostri cari e solerti amministratori che meditino con maggior attenzione e competenza sui problemi di questa città?E a proposito di vigilanza e repressione, che fine fanno i proventi delle contravvenzioni (€ 285.000,00 nel 2014)? Sono realmente destinati, come dovrebbe essere, in parte alla segnaletica e in parte alla riparazione delle strade?Non ci risulta esserci un presidio strutturato per la segnaletica con a capo un tecnico comunale e una squadra per le riparazioni delle buche, spesso causa di incidenti e di traumi, che generano costi aggiuntivi per le casse comunali.

Speriamo di essere smentiti e attendiamo fiduciosi una dichiarazione, in tal senso, dal solerte vicesindaco Bonanno, sempre pronto a puntualizzare, smentire, rassicurare, promettere e, se del caso, a fungere da distributore amoroso di autobotti di acqua potabile.Invece ci sembra che sia particolarmente attiva la squadra per la posa in opera delle preziosissime e decorative mattonelle in ceramica. In conclusione: la Buona Politica si preoccuperebbe di dotare la Città del Piano Urbano del Traffico e del Piano Generale dei Parcheggi.

Perché i nostri “Politici” non lo fanno?Poniamo una domanda ai nostri ineffabili Amministratori: come è possibile che una cittadina di oltre 50.000 abitanti non abbia una strategia complessiva di crescita ordinata e legale? Chi ci segue sa che abbiamo più volte denunciato la mancanza o la inadeguatezza di Piani strategici. Proviamo a ricordare quelli di cui abbiamo parlato: Piano Regolatore Generale, Piano Regolatore del Porto, Piano delle Spiagge, Piano del Traffico, Piano dei Parcheggi, Piano della Pubblica Illuminazione, tutti da rifare o fare ex novo.Egregi Amministratori, il vostro compito è proprio quello di dotare la Città di questi strumenti di convivenza civile, prima che di civiltà giuridica.Sindaco Cristaldi, lei è alla seconda sindacatura: non crede che sia giunta l’ora della Politica Vera, della Politica che genera strategie di lungo periodo, che da respiro alla Città? O vuole che si insinui fra i suoi concittadini il dubbio che i nostri beneamati amministratori non fanno i Piani semplicemente perché non ne sono capaci?

(Comunicato Stampa)

23/06/2015

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