Centro studi “La Voce”: “Il mistero buffo del 30 Febbraio mazarese. Ovvero abbiamo perso il countdown!”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Febbraio 2016 14:16
Centro studi “La Voce”: “Il mistero buffo del 30 Febbraio mazarese. Ovvero abbiamo perso il countdown!”

Il Centro Studi “La Voce” ha, da statuto, la missione di divulgare le riflessioni e i disagi della cosiddetta Società Civile, come servizio primario verso il contribuente mazarese.

Il cittadino di Mazara subisce continue vessazioni da una amministrazione che ci limitiamo a definire distratta e da una burocrazia a cui nessuno sembra abbia insegnato che deve essere prioritariamente al servizio dei contribuenti a cui mostrare rispetto e gratitudine perché sono loro a sopportare i costi di una macchina comunale spesso rozza ed inefficace.

Abbiamo ricevuto la vibrante e amaramente sarcastica nota che segue, e che facciamo volentieri nostra, da parte di alcuni ex dipendenti dell’Ospedale Abele Ajello, quegli ex che hanno fatto grande il nostro nosocomio, battendosi per decenni contro la miopia e i piccoli interessi di pochi politicanti beceri e di piccoli burocrati servili, proni ai voleri dei loro “padrini”.

Ecco il testo che pubblichiamo in forma integrale.

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Secondo le intenzioni dell’allora Assessore Regionale alla Salute Massimo Russo, l’Ospedale di Mazara doveva essere chiuso completamente entro la fine del 2010 per essere riconsegnato, ristrutturato, ammodernato e messo a norma, entro la fine del Dicembre 2013 pena la perdita del finanziamento (sic!).

In realtà, lo stillicidio dei trasferimenti dei vari Reparti presso altri Presidi Ospedalieri si è protratto fino al Gennaio 2013, data della chiusura definitiva.

Non che il balletto dei ricorsi e controricorsi, che inevitabilmente avrebbero ritardato l’inizio dei lavori, non fosse stato ampiamente previsto perfino dagli “incompetenti” (in materia di appalti) operatori sanitari rimasti purtroppo inascoltati.

Dalla previsione iniziale all’effettivo avviamento dei lavori (Agosto 2013)fino alla data di riconsegna dell’Ospedale ristrutturato, per la terza o quarta volta Televallo ha dovuto azzerare e fare ripartire il countdown (sovraimpresso sullo schermo).

Ricordiamo, tra l’altro, con qualche perplessità, la data della primavera del 2014, immancabile ulteriore occasione di proclami e plateali squallide passerelle precedenti la campagna elettorale per le elezioni amministrative a Mazara.

Oggi (9 Febbraio 2016), finalmente, dopo le rassicuranti affermazioni del Direttore Generale della Azienda Sanitaria durante l’ennesimo Consiglio Comunale aperto e subito dopo del Sindaco, siamo sicuri che il 29 Febbraio l’Ospedale di Mazara riaprirà i battenti e sarà veramente una struttura degna di una Capitale del Mediterraneo.

Noi tutti ex dipendenti (Amministrativi, Medici, Infermieri, Ausiliari, Tecnici) non parteciperemo alla cerimonia ufficiale del taglio del nastro per non creare confusione tra tante Autorità, ma ci diamo appuntamento per il giorno successivo, cioè il 30 Febbraio, per manifestare davanti al cancello riaperto tutta la nostra gioia per il ritornoe la piena operativitàdi tutti i reparti, e l’attivazione della radioterapia come struttura complessa, come promesso da autorevoli politici.

Qualcuno potrà obiettare: il 30 Febbraio non esiste! Che mistero è?

Nessun mistero perché Mazara è una città capace di saziarsi ancora una volta, anzi perennemente,di mistero e di futuro improbabile!!!

Centro Studi “La Voce”

(Comunicato Stampa)

09/02/2016

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