Caso Giamblavo: la Cgil interviene e chiede le dimissioni del consigliere castelvetranese “amico” del boss latitante Matteo Messina Denaro

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Febbraio 2016 20:52
Caso Giamblavo: la Cgil interviene e chiede le dimissioni del consigliere castelvetranese “amico” del boss latitante Matteo Messina Denaro

“La società castelvetranese deve riscattarsi attraverso un impegno comune, che veda insieme le istituzioni e le associazioni locali, contro la mafia, la corruzione, il malaffare e una subcultura mafiosa che genera connivenza”. La Cgil di Trapani e la Camera del lavoro di Castelvetrano intervengono sulla vicenda del consigliere comunale Calogero “Lillo” Giambalvo di Articolo 4, che dopo 13 mesi di carcere è stato assolto e adesso siede nuovamente in consiglio, su cui pesano le gravi parole, registrate nelle intercettazioni telefoniche dei Ros dei carabinieri, in cui manifesta apprezzamento e rispetto per il boss latitante Matteo Messina Denaro.“I cittadini castelvetranesi e le forze sane del territorio – dice il segretario generale della Cgil Filippo Cutrona - devono pretendere con forza che chi rappresenta le istituzioni non inneggi alla mafia e ai suoi esponenti.

Il consigliere Giambalvo è stato assolto dopo l’arresto nell’ambito dell’operazione Eden 2, ma adesso, rese note le intercettazioni, non si può tollerare la sua presenza all’interno del consiglio comunale. Inoltre è inaccettabile che il consigliere sfidi le Istituzioni e la città intera annunciando, con arroganza, la sua ricandidatura alle prossime elezioni”.“E’ indispensabile - prosegue Cutrona - che la città chieda con forza l’esclusione dai ruoli istituzionali del consigliere Giambalvo e di chiunque manifesti qualsiasi tipo di legame con il sistema mafioso”.La Cgil ribadisce, ancora una volta, una “presenza e un condizionamento mafioso nel tessuto economico del territorio trapanese, e in particolare castelvetranese, tale da ostacolarne lo sviluppo e la crescita sociale, anche a scapito delle imprese sane e dei cittadini onesti”.“Castelvetrano – conclude Cutrona - deve scrollarsi di dosso il peso di una sottile e pervasiva intimidazione che oltre a ostacolare la crescita e lo sviluppo del territorio la piega ai propri criminali interessi alimentando nella società diffusi comportamenti omissivi che rischiano di essere culturalmente asserviti al potere mafioso”.

Comunicato stampa

25/02/2016

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza