Caos Belice Ambiente, il grido di disperazione degli operatori ecologici: “Fateci lavorare”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Luglio 2015 10:16
Caos Belice Ambiente, il grido di disperazione degli operatori ecologici: “Fateci lavorare”

Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, con l’ennesima ordinanza (la diciottesima nel corso dell’anno) proroga fino al 14 luglio la gestione commissariale dell’ATO TP2 Belice Ambiente S.P.A. e autorizza anche la riapertura della discarica di contrada Misiddi Campana di Campobello di Mazara. Il Commissario Straordinario, Sonia Alfano, però si dimette. Il Sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, quindi esulta. 

Si può riassumere così la giornata dell’altro ieri per quanto riguarda l’emergenza rifiuti nei territori del Belice e, in particolare, nella città di Mazara del Vallo. Nel caos che colpisce la Belice Ambiente in liquidazione e nella polemica continua tra Sindaco, Commissario e Regione, qualcuno però si è dimenticato degli attori principali di questa società partecipata, ovvero degli operatori ecologici che con il loro lavoro ogni giorno si sforzano di mantenere pulite le strade della nostra città.

Ieri mattina abbiamo deciso di andare a trovarli al Centro di Raccolta in Via Marsala, dove si trovano in attesa di ricevere notizie sul loro futuro. Gli operatori sono tutti sparpagliati all’interno del centro: alcuni mangiano, bevono e parlano tra di loro; altri invece sono seduti e in silenzio guardano nel vuoto, lasciandosi abbandonare allo scorrere del tempo.

Ci avviciniamo per parlare con loro e, sebbene ci abbiano chiesto di non fare riprese e di non scrivere i loro nomi temendo eventuali ripercussioni sul piano personale e lavorativo, non trattengono il loro sfogo. “Cosa ne pensiamo? E’ da quattro mesi che non prendiamo lo stipendio, non sappiamo quale sarà il nostro futuro. Può darsi che domani andiamo tutti a casa…”, ha risposto senza giri di parole uno di loro non appena abbiamo chiesto un loro parere su quello che sta succedendo.

Intanto se ne avvicinano altri e, uno alla volta, lanciano il proprio grido di disperazione: “Ciascuno di noi ha una famiglia e dei bambini da sfamare. Ancora la classe politica non si decide a prendere una decisione sul nostro futuro. Siamo disperati, non sappiamo più cosa fare”, dicono molti di loro. Qualcun altro aggiunge: “Nonostante non riceviamo gli stipendi da quattro mesi, abbiamo continuato a garantire il servizio quotidianamente perché per noi è importante che i nostri concittadini abbiano le strade pulite. Abbiamo lavorato tutte le notti, a volte rischiando pure la nostra incolumità a causa dei mezzi non sicuri e delle condizioni meteo avverse. Adesso però ci hanno messo nelle condizioni di non potere fare nemmeno questo”.

Sulla decisione del Governo regionale di prorogare per altri 14 giorni il commissariamento degli Ato: “La Regione prende ancora tempo e continua a rimandare il passaggio alle Srr. Non sappiamo quando e in che modo avverrà questo passaggio. Non sappiamo se verremmo assorbiti o se addirittura verremo licenziati. Vogliamo certezze”.

Rispetto alla posizione del Sindaco Cristaldi invece: “Non riusciamo a capire perché non voglia versare i soldi dovuti alla Belice Ambiente e preferisca far lavorare le ditte private. Noi siamo lavoratori di Serie B? Eppure spetterebbe prima a noi svolgere il servizio anche perché noi abbiamo tutte le qualifiche necessarie, gli altri non lo sappiamo”. Nei confronti del primo cittadino c’è anche chi è ancora più duro: “Cristaldi il sabato e la domenica può permettersi di farsi una passeggiata con i nipoti e di comprargli un gelato. Non si preoccupa di coloro che invece non possono permettersi di fare nemmeno questo perché da mesi non portano più un soldo a casa?”.

Gli operatori poi difendono l’operato di Sonia Alfano: “Ci dispiace che si sia dimessa. Ha sempre detto le cose come stanno e ha fatto tutto quello che poteva. Se il comune non pagava, lei non poteva darci gli stipendi”.

Non mancano le critiche pure nei confronti dei sindacati: “Dove sono i sindacati? Sono del tutto assenti. Eppure sono loro che dovrebbero difenderci”. Infine un appello a tutte le istituzioni: “Chiediamo semplicemente che venga rispettata la Costituzione Italiana. L’articolo 1 della Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Ecco, noi vogliamo solo lavorare”.

La discarica di Campobello è stata ufficialmente riaperta ieri ma oggi i cancelli erano ancora chiusi. Inoltre l’unico comune che vi può conferire i rifiuti è quello di Trapani. Gli altri devono continuare a scaricare i rifiuti a Siculiana. A Mazara intanto il servizio rimane bloccato e la spazzatura non viene raccolta perché i mezzi della Belice Ambiente hanno l’assicurazione scaduta e non si possono utilizzare. Eppure non ci vuole molto a fare la revisione.

Probabilmente manca la volontà politica e nessuno vuole risolvere i problemi della Belice Ambiente. A qualcuno perché non interessa, a qualcun altro perché non gli torna utile elettoralmente e preferisce alimentare altri carrozzoni. Insomma un vero e proprio disastro, la cui soluzione appare sempre più difficile.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza ai lavoratori della Belice Ambiente i quali, insieme ai cittadini che si ritrovano le strade sporche e piene di immondizia, sono gli unici a pagare il prezzo, (tanto per dire chi sono questi “qualcuno e qualcun altro” di cui parlavamo prima) di un governo regionale totalmente incapace e di un sindaco che si trova perennemente in campagna elettorale e che guarda esclusivamente ai propri interessi politici e personali.

Leandro Bianco

03-07-2015 12,00

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