Caltanissetta, l’assessore Razza scrive al Vescovo Russotto: “Nessun declassamento dell’ASP nissena"

Una lunga telefonata utile per rassicurare il Vescovo della Diocesi di Caltanissetta sull’Azienda Sanitaria Nissena

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Febbraio 2022 09:00
Caltanissetta, l’assessore Razza scrive al Vescovo Russotto: “Nessun declassamento dell’ASP nissena

Una lunga telefonata tra l’assessore alla Salute Ruggero Razza e il Monsignor Mario Russotto è stata utile per rassicurare il Vescovo della Diocesi di Caltanissetta sul futuro dell’Azienda Sanitaria Nissena.

Nel ringraziare per l’interessamento manifestato per il territorio, l’assessore ha voluto chiarire “l’assoluta insussistenza di un processo riformatore che tenda al declassamento delle attività sanitarie in provincia di Caltanissetta”.

E, per mostrare l’assoluta buona fede e impegno dell’ASP Nissena, l’assessore illustra al Vescovo un report, corredato di dati e cifre, che sostengono la sua tesi. Si può evincere chiaramente un notevole impegno dell’azienda sanitaria del capoluogo nisseno per l’adeguamento nuova rete ospedaliera e nel reclutamento di personale e dotazione organica: dai 2.274 del 2019, agli attuali 3.328. Da ricordare in numerosi interventi Tecnico-Strutturali e Tecnologici effettuati nell’intera provincia per quasi 6 milioni di euro (5.720.044,83)

“A fronte delle suggestioni che sono state propalate dal sindaco della città alla pubblica opinione, senza che vi fosse alcun atto formale o procedimento amministrativo avviato dal quale potesse evincersi quanto dallo stesso affermato – ha esordito Razza nella sua lettera – , devo offrire quale migliore risposta l’allegato dossier realizzato dall’Azienda Sanitaria Provinciale, dal quale si possono evincere gli sforzi, gli investimenti, la pianificazione, l’impegno costante per realizzare, nell’ambito della Sicilia centrale, un vero bacino sanitario dotato delle specialità previste dalla legge e di un ospedale Hub che si avvia, adesso, finalmente e faticosamente a diventare un polo di riferimento come DEA di II livello.

I fatti da un lato, le suggestioni dall’altro.

Se ciò non fosse la riprova della volontà di sostenere e rafforzare questo territorio sempre manifestata dal Governo della Regione, sarebbe sufficiente valutare con quale forza abbiamo lavorato a investire sul CEFPAS, realizzandone a Caltanissetta un punto di riferimento a livello nazionale: decine di milioni di investimenti, convenzioni con le principali Università italiane, attività di innovazione digitale e formativa.

Proprio su quest’ultimo impegno si regge, forse, la suggestione con la quale il Sindaco della città si è avvitato in propalazioni capziose, quelle si, e non altre “forse”, dal retrogusto elettorale.La Sicilia centrale sconta, come a tutti noto, una carenza di professionalità derivante in modo particolare dalla lunga assenza di un polo formativo con scuole di specializzazione e con la capacità di formare medici competenti e legati al territorio. A questa lunga assenza, con il ruolo attivo della Regione Siciliana, ha contribuito a porre rimedio l’Università “Kore” che è, appunto, Università della Sicilia centrale, le cui attività si aggiungono ai già avviati corsi realizzati dal Consorzio universitario nisseno.

Si apre, quindi, la possibilità per le aree interne di Caltanissetta, Enna e Agrigento di poter lavorare a una rete formativa universitaria che coinvolga il territorio attraverso la realizzazione di un teaching hospital con scuole di specializzazione e, quindi, con il riconoscimento di una centralità effettiva ad un territorio che, allo stato, è centrale solo per geografia dei luoghi. Dalle Istituzioni mi sarei aspettato una richiesta di coinvolgimento nel processo virtuoso che si è aperto e non la diffusione di allarmi ingiustificati, con toni ingiustificabili.

Come parimenti ingiustificabili sono le critiche a priori poste al piano sulla sanità del territorio che è stato predisposto dall’ASP di Caltanissetta, in adesione alle linee guida dell’AGENAS sulla missione 6 del Pnrr, in modo da evitare che possano essere dispersi finanziamenti pubblici e dopo aver coinvolto tutti i sondaci della provincia.

È noto – ha proseguito Ruggero Razza -, per altro, che si tratta di una proposta la cui discussione con le parti sociali, le forze produttive, le forze politiche e il Parlamento è tuttora in via di approfondimento, con la finalità di raccogliere proposte integrative e migliorative”.

Tra le attività specifiche svolte nel capoluogo nisseno, del resto, si possono citare attivazione del nuovo gruppo operatorio ( 8 sale e centrale di sterilizzazione ); Apertura Hub Vaccinale; Parcheggio multipiano; Nuovo Blocco Parto con annesso Reparto Degenze Ostetricia e Ginecologia; Sistemazione Dubini; Marciapiedi non vedenti; Nuova allocazione del Servizio di Gastroenterologia con Endoscopia; Centrale di Sanificazione Ambulanze (primi in Sicilia);Adeguamento delle strutture sanitarie per l’emergenza COVID (adeguamento vecchio Pronto Soccorso, riconversione Palazzina B in PS Infettivologico, adattamento Palazzina C con annesso drive in).

Fonte Il Fatto Nisseno

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