Venerdì 21 luglio si comincia con l’omaggio di Franco Maresco a Franco Scaldati, a 10 anni dalla sua scomparsa, con la proiezione de “IL RITORNO DI CAGLIOSTRO” vent’anni dopo (2003) che si arricchirà di uno speciale backstage inedito e diverse iniziative dedicate all’autore scomparso, come la mostra fotografica “FRANCO SCALDATI” e l’incontro di “IO E FRANCO” Maresco ricorda Scaldati.
Sabato 22 luglio, si ritornerà alle favole,con l’atteso “PINOCCHIO” di Collodi del Teatro del Carretto, a vent’anni dal suo debutto, che verrà anticipato dall’approfondimento intorno al Teatro dell’autrice siciliana Luisa Stella.
Domenica 23 luglio, a conclusione di questi tre giorni lo spettacolo, in prima nazionale, di narrazione, musica e danze sufi che ci conduce fra le magie dell’Oriente e dell’Asia, "IL DERVISCIO DI BUKHARA” di Alberto Samonà, anticipato al tramonto dall’”INTERVISTA IMPOSSIBILE A ITALO CALVINO” di Silvio Perrella, performance – incontro in occasione del centenario di Italo Calvino e della nuova edizione del libro “Calvino” di Silvio Perrella.
A partire dalle ore 19.30 di venerdì 21 luglio, le Orestiadi di Gibellina omaggeranno Franco Scaldati, autore palermitano e direttore indimenticato di due edizioni del festival delle Orestiadi, a dieci anni dalla sua scomparsa. A vent'anni dalla sua uscita nelle sale, al Baglio verrà proiettato “IL RITORNO DI CAGLIOSTRO” (2003), film cult di Ciprì e Maresco ambientato nella Sicilia del secondo dopoguerra, con protagonisti i fratelli La Marca (Luigi Maria Burruano e Franco Scaldati) che cercano di avviare una casa di produzione cinematografica dichiarando guerra a Cinecittà.
I due coinvolgeranno anche un divo di Hollywood sul viale del tramonto e un barone decaduto, ma una serie di eventi fra il tragico e il comico faranno fallire l'impresa. Oltre alla proiezione del film, l'omaggio a Franco Scaldati si completerà con uno speciale backstage inedito e diverse iniziative: “FRANCO SCALDATI” mostra fotografica a cura di Valentina Greco e Francesco Guttuso grazie alla collaborazione con le Associazioni Lumpen e Babel di Palermo e “IO E FRANCO” Maresco ricorda Scaldati, incontro (alle ore 19,30) tra Umberto Cantone e Franco Maresco con le letture da Scaldati di Aurora Falcone.
Sabato 22 luglio (alle ore 21.00) ritornano le favole, tema del Festival di quest’anno, con il “PINOCCHIO” di Collodi del Teatro del Carretto: arriva a Gibellina, lo storico, indimenticabile spettacolo che metterà insieme la poetica delle favole e i linguaggi del Teatro contemporaneo, per una performance dal sapore unico, con Giandomenico Cupaiuolo, Elsa Bossi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Carlo Gambaro, Ian Gualdani, Filippo Beltrami.
“...Ho pensato di fabbricarmi un bel burattino di legno...Il burattino deve ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali...” Geppetto, misteriosamente custodendo nel suo corpo una scelta da adolescente, sogna di fabbricarsi un burattino meraviglioso e di girare con costui il mondo: viaggio da clown, da circo, avventuroso e illusionistico.
Pinocchio fa suo il sogno di Geppetto. Per realizzare quel sogno, egli dovrà̀ toccare il fondo della sua sventura, fino a quando, trasformato in somaro, sarà Stella della danza nel circo del Paese dei Balocchi e rischierà di diventare una pelle di tamburo per la banda. ...Avventura onirica, notturna, di una notte definitiva, dove il giorno è solo recitato da sarcastici lampi temporaleschi...e il destino del grande burattino si rivela, letteralmente, teatrale (Maria Grazia Cipriani, regista).
Ad anticipare lo spettacolo, alle ore 19.30, “FUGHE, il teatro di Luisa Stella”, performance/incontroin collaborazione con EDIZIONIDELLASSENZA, con cui verràapprofondito il teatro di Luisa Stella, scrittrice e drammaturga Siciliana, attraverso le letture di Silvia Ajelli e Daniela Macaluso. Dialoghi densi e taglienti, monologhi intensi e nervosi, contraddistinguono il teatro di parola di Luisa Stella.
Cinque opere teatrali che si offrono a una lettura coinvolgente. Lamìa, nata come racconto e con altro titolo, venne adattata per la scena da Licia Maglietta (produzione Teatri Uniti di Napoli), debuttando alla XXI edizione delle Orestiadi di Gibellina. Euthalia venne portata in scena da Lucia Ragni − con altro titolo e con una rielaborazione della stessa −, debuttando alla XXVII edizione delle Orestiadi; la più recente versione integrale dell’opera ha debuttato a Palermo nel febbraio 2020.
Domenica 23 luglio (alle ore 21.00), in prima nazionale, "Il derviscio di Bukhara” di Alberto Samonà, con Stefania Blandeburgo e Davide Colnaghi: un viaggio che, attraverso narrazione, musica e danze sufi (con Tito Rinesi & Ensemble Dargah e danze dei dervisci con Amal Oursana e Grazia Cernuto), permetterà al pubblico di incontrare la spiritualità dei dervisci, di cui Bukhara, città nel cuore dell’Asia Centrale, fu in vari periodi uno dei centri più importanti. L'opera scritta da Alberto Samonà, tra simboli, racconti e analogie proprie del Sufismo, è un invito alla ricerca interiore e alla scoperta di un universo di possibilità che si dischiudono man mano che la narrazione prosegue, con le danze e la musica sufi che accompagnano gli spettatori in una dimensione nuova, ancorché antica di secoli.
Alle ore 19,30: ”L’intervista impossibile a Italo Calvino”di Silvio Perrella, performance/incontro in occasione del centenario di Italo Calvino e della nuova edizione del libro “Calvino” di Silvio Perrella (edizione LATERZA) con la partecipazione di Silvio Perrella e Chiara Gambino.
Le Orestiadi di Gibellina, con questo omaggio, danno ufficialmente il via al progetto speciale del Festival “Laboratorio Gibellina, il teatro è una Favola” dedicato a Italo Calvino e al mondo delle favole siciliane da lui raccontate. Il progetto si completerà con il premio “Città laboratorio – edizione speciale” per giovani narratori under 35 dedicato quest’anno al racconto delle favole siciliane di Italo Calvino le cui sue selezioni finali si svoleranno il 30 luglio al Baglio Di Stefano, con la mostra “Storie del Bambino Volante” di Filippo La Vaccara ispirata proprio al tema delle favole e con lo spettacolo di chiusura al Cretto di Burri il 5 agosto “Favole siciliane”.
L’intervista immaginaria, che Perrella fa idealmente condurre a Ludmilla, personaggio di “Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979), è tratta e adattata dal libro “Insperati incontri” (Gaffi 2017), dove Perrella rievoca figure chiave della letteratura italiana e straniera attraverso dialoghi reali o immaginari, racconti e ritratti.
In questo caso, ad essere evocato è Calvino, insieme a una delle più enigmatiche figure femminili da lui ritratte.