Sta divenendo una vera e propria questione politica il pagamento da parte del Comune di Mazara del Vallo delle fatture della Belice Ambiente per il servizio espletato.
Comprensibile la presa di posizione di ieri, attraverso una nota, del sindaco Nicola Cristaldi contro la gestione dei rifiuti attuata dal Governo Crocetta: “Aspettiamo –aveva dichiarato il primo cittadino mazarese- che il Governo nazionale commissari la Regione al fine di porre fine allo stallo della Sicilia in materia di rifiuti. Il Governo Crocetta continua a nominare commissari su commissari che non risolvono alcun problema e che costituiscono aggravio di spesa e di sperpero di denaro pubblico. Si chiede ai comuni di pagare servizi che non vengono resi o che sono resi parzialmente, con gli Ato che si sono trasformati in macchinette mangiasoldi e in stipendifici e che non riescono nemmeno ad assicurare il salario ai dipendenti”. Infine Cristaldi aveva nuovamente sottolineato l’impossibilità di pagare il servizio rifiuti per pignoramenti di fornitori della stessa Belice Ambiente.
A rincarare la dose è intervenuta questa mattina il consigliere Comunale Joselita D'Annibale (foto n.1), componente del gruppo Fratelli d'Italia che sostiene il sindaco Nicola Cristaldi, la quale ha annunciato: “E’ giunta notizia che il Giudice dell'Esecuzione ha assegnato le somme di diversi pignoramenti al Comune di Mazara del Vallo. Ciò significa che il Comune ha fatto bene a non trasgredire le norme dell'esecuzione forzata e che adesso gli altri Comuni pignorati per lo stesso debito sono liberi di poter versare le somme svincolate alla Belice Ambiente S.p.A.".
Continuando la D’Annibale, molto addentrata nelle questioni della Belice Ambiente anche perché il marito, Vito Di Giovanni, dipendente dello stesso Ato Tp2 in liquidazione, ha sottolineato: “mi aspetto che da domani i Comuni liberati come Castelvetrano, Partanna, Salemi, Campobello, Petrosino, Santa Ninfa, Gibellina, Vita, Salaparuta e Poggioreale, versino le somme che per effetto dell'assegnazione fatta questa mattina dal Giudice sono svincolate e così il Commissario Straordinario può procedere al pagamento degli stipendi ai lavoratori annullando quella scellerata decisione di pagare i soli lavoratori dei comuni che avrebbero effettuato i versamenti.
Bisogna prendere atto che tutto quanto detto fino ad oggi sulla volontà del Comune di Mazara di non pagare è stato pretestuoso, mentre con l'assegnazione di questa mattina Mazara ha pagato parte del suo debito e non può ancora riversare somme perchè è destinataria di pignoramenti presso terzi che superano il debito maturato".
Ricordiamo però che lo scorso 24 luglio (in quella data era stato nominato Commissario della nuova Srr Francesco Mannone al quale alcuni giorni dopo la Regione gli ha revocato l’incarico per nominare la stessa Sonia Alfano) con la delibera n. 112 la Giunta Cristaldi ha approvato il vincolo di impignorabilità sulle disponibilità di cassa fino al 31/12/2015. Nella testo della delibera si legge: : “per i motivi di cui in premessa: 1) Di dichiarare non soggette ad esecuzione forzata e quindi impignorabili , con valenza dal 01 luglio sino al 31Dicembre 2015, le somme disponibili fino alla concorrenza di € 13.629.942,00 allo stato in possesso nonché tutte le risorse future fino alla concorrenza dell’importo citato e destinate alle finalità di cui all’allegato elenco (A,B e C);
Alla stessa delibera vi è un allegato (vedi foto n.2) con una tabella che riassume quanti soldi sarebbero “sbloccati” per i vari costi e servizi del Comune. Fra queste vi sono 4.122.400 euro destinati ai servizi di nettezza urbana. Pertanto questi soldi, già a decorrere dalla data del 24 luglio, potevano essere destinati alla Belice Ambiente Spa il cui commissario straordinario Sonia Alfano (in carica dallo scorso ottobre) ha chiesto più volte al comune di Mazara del Vallo il pagamento delle fatture (complessivamente circa 4 milioni di euro) relative al servizio in modo da pagare così sia i fornitori che gli stessi dipendenti dell’Ato Tp2 che ad oggi lamentano il mancato pagamento, da circa 5 mesi, degli stipendi.
Ritorniamo a scrivere, non sarebbe il caso che tutti gli attori protagonisti della vicenda mettano finalmente da parte la politica e loro questioni personali per ridare dignità a questi lavoratori e per garantire innanzitutto la pulizia delle Città evitando il ricorso all’assai discutibile strumento dell’esternalizzazione del servizio grazie all’articolo ex 191? Oppure assisteremo anche nei prossimi mesi al proseguo di questa telenovela che presenta molti lati oscuri?
Francesco Mezzapelle
04-09-2015 14,15
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