Belice Ambiente, Il commissario Sonia Alfano replica al cons. com. Joselita D’Annibale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
05 Febbraio 2015 17:55
Belice Ambiente, Il commissario Sonia Alfano replica al cons. com. Joselita D’Annibale

Rispetto alle affermazioni del consigliere Joselita D’Annibale riportate sulla stampa sul tema dell’imminente chiusura della discarica di Campobello vorrei puntualizzare quanto segue:

-gli atti da me prodotti sono pubblici e a disposizione di chiunque ne fa richiesta, il consigliere può quindi presentare richiesta formale di accesso agli atti, i quali gli saranno messi a disposizione entro i termini e nelle modalità previste per legge;

-per ciò che riguarda l’imminente chiusura della discarica di Campobello … non è certo una notizia appresa ieri …, bensì se ne parla da oltre un anno e mezzo della chiusura dell’impianto di smaltimento di Campobello di Mazara. I provvedimenti che si stanno intraprendendo riguardano la presentazione presso gli Enti competenti di un progetto di una variante non sostanziale che comporterebbe un aumento della capacità della discarica di circa 24.000 mc, ovvero tradotto in termini di tempo allungherebbe di altri 6-8 mesi la vita della stessa. In ogni caso mi viene da chiedere al consigliere, come mai non intervenga in merito ai progetti che in passato non sono stati portati avanti e che avrebbero rappresentato una vera e propria ricchezza in tema di rifiuti per questo Ambito. Mi riferisco a:

 

mancato ampliamento delle discariche di Campobello di Mazara e Partanna per cui esistono i progetti sin dal 2009 e per cui erano stati presentati anche istanze di finanziamento al Dipartimento Acqua e Rifiuti a valere sui Fondi Europei;

• completamento del Polo Tecnologico Integrato nel Territorio del Comune di Castelvetrano in cui erano previsti impianto di selezione e valorizzazione della raccolta differenziata, CCR, stoccaggio di ingombranti, RAEE, autofficina, autolavaggio, autoparco, laboratorio di ricerca, sala multimediale, uffici e percorsi educativi per le scuole; per quest’opera mi risulta che sia stata fatta espressa rinuncia al finanziamento comunitario a valere sul PO-FESR 2007-2013 pari a circa € 8.000.000,00 (ottomilioni);

• rinuncia al finanziamento per l’ampliamento dei mezzi e delle attrezzature per la raccolta differenziata, ora recuperato grazie all’interesse di qualche neo-sindaco, il cui importo finanziato al 90% ammontava a circa 5.700.000,00 (cinquemilioni e settecentomila) a valere sul PO-FESR 2007-2013;

• ampliamento dell’impianto di compostaggio di Castelvetrano da 7.000 a 11.000 tonn/anno, risultato adesso strategico sulla base di quanto emerso dai piani d’intervento degli ARO, per il raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata previsti dal piano regionale dei rifiuti;

• mancata realizzazione dell’impianto di bio-stabilizzazione (TBM) già autorizzato in AIA della discarica di Campobello di Mazara.

-In merito al nolo a caldo dei mezzi si rappresenta che, in perfetta sintonia con i poteri a me conferiti dall’Ordinanza del Presidente della Regione Sicilia, è stata evitata la discontinuità del servizio di raccolta nel Comune di Mazara del Vallo e l’insorgere di emergenza igienico-sanitaria. Tale provvedimento è stato intrapreso su espressa richiesta del Comune di Mazara del Vallo, che invitava la Società ad attivarsi in tale direzione, dato che lo stesso Ente ricorreva a tale servizio già da diverso tempo in quanto i mezzi della Società risultavano guasti.

La necessità di avvalersi del nolo è sorta in seguito alla carenza di mezzi per lo svolgimento del servizio. Mezzi che da come si evince dai documenti agli atti della società risultavano fermi da diversi mesi, se non addirittura anni, presso le diverse officine meccaniche. Uno degli obiettivi che mi sono prefissata fin dall’insediamento è stato quello di ripristinare il parco mezzi e di pagare soprattutto i fornitori, al fine di evitare il ricorso al nolo. Tant’è che già dal 1° gennaio 2015 a seguito della riparazione di alcuni mezzi, si è ritenuto non più necessario il ricorso al nolo.

In merito alla formula del nolo a caldo, la stessa è stata adottata su indicazione del Responsabile del Servizio, il quale oltre ad avere cognizione dei mezzi, tipo e numero, impiegati nei vari cantieri ha anche cognizione dell’impiego dei lavoratori. Lo stesso ha sottolineato più volte durante le riunioni, come le ditte interpellate per lo svolgimento di tale servizio avessero negato la disponibilità di eventuale nolo a freddo.

-Per ciò che riguarda l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, tengo a precisare, che subito dopo il mio insediamento, ho attivato tutte le procedure per ottenere la nuova iscrizione, per poter continuare a svolgere il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti nell’ATO TP2 nel rispetto delle norme in materia ambientale. Nelle more quindi di ottenere la nuova iscrizione è stato chiesto al Prefetto di Trapani di adottare un provvedimento contingibile ed urgente ai sensi dell’art.

2 TULPS, il quale dimostrando un alto senso istituzionale, al fine di evitare l’interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani e di incorrere in gravi conseguenze di tipo igienico ambientale nonché, problemi sociali dovuti alla perdita del posto di lavoro di oltre 300 dipendenti della Belice Ambiente Spa in Liquidazione, ha emanato delle ordinanze che permettono il regolare svolgimento del servizio fino alla data del 15/03/2015. Proprio a tal riguardo vorrei ricordare che il rinnovo dell’iscrizione doveva essere effettuato entro i primi di novembre del 2013 e che l’Albo Gestori obbliga che la presentazione della documentazione attinente il rinnovo avvenga 6 mesi prima della scadenza.

Chiederei al consigliere di informarsi ovvero di attivarsi, al pari di come sta facendo la sottoscritta, al fine di individuare chi doveva occuparsi di quel rinnovo, chi gestiva a quel tempo la società e cosa ha fatto in tal senso chi mi ha preceduto, nonché se c’era un secondo fine nel mancato rinnovo dell’iscrizione all’Albo Gestori, ritenuta di vitale importanza per la erogazione del servizio nel rispetto del codice ambientale.

-Infine, spenderei anche due parole sulla TIA, chiedendo al consigliere, quali attività ispettive ha posto in essere ovvero ha già predisposto al fine di verificare il corretto espletamento delle procedure di affidamento dei servizi postali per l’invio degli avvisi di pagamento della TIA pregressa, nonché di verificare se le bollette siano state emesse in conformità a quanto prescritto dalla Legge in materia di riscossione della Tariffa di Igiene Ambientale.

 

A questo aggiungo se il consigliere è a conoscenza che vengono spesi circa 5 € (tanto è il costo di una raccomandata) per bollette il cui importo risulta pari a 1€ (Regolamento Societario dovrebbe prevedere che per importi inferiori a 5 € non deve essere istruita nessuna pratica. In ogni caso la Legge dice che qualora tale limite non venga stabilito dall’Amministrazione, la soglia di riscossione ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs 296/2006 è pari a 12,00 €).

 

Chiedo inoltre, al consigliere come mai, sulla base degli esposti di vari comitati cittadini, non abbia ancora chiesto l’attivazione delle procedure atte a definire la legittimità delle bollette emesse, nonché i metodi, i criteri ed i fondamenti giuridici con cui sono stati affrontati i ricorsi proposti dagli utenti in Commissione Tributaria.

 

Inoltre, di tutti i ricorsi quanti hanno avuto esito favorevole (zero) per la Società e quanti l’hanno visto soccombere (tutte).

Chiedo altresì, se tutto questo esborso di denaro pubblico poteva essere evitato e quali vantaggi, in termini di recupero dei crediti vantati dalla Belice Ambiente Spa in Liquidazione nei confronti degli utenti morosi, avrebbe tratto la Società se chi di dovere avesse svolto con competenza il proprio ruolo. Verrebbe da pensare che il consigliere non abbia posto questi interrogativi in Consiglio comunale perché in pieno conflitto di interessi, visto che la stessa è coniugata con un dipendente della Società che è stato anche il braccio destro del vertice aziendale degli ultimi anni.

Infine in merito al consenso popolare segnalo al consigliere che la mia nomina a Commissario Straordinario è frutto della decisione dell’allora Assessore Calleri essendo la sottoscritta dipendente regionale in possesso di requisiti per assolvere al mandato conferitomi. Sarebbe interessante, poi, sapere su quali basi è poggiato il consenso popolare sbandierato dal consigliere. La sottoscritta nel corso delle sue attività non ha mai promesso posti di lavoro e progressioni di carriera approfittando del malessere popolare.

Appare superfluo precisare che la scelta di nominarmi è ricaduta anche rispetto alla mia nota attività antimafia, istituzionale e non al malaffare. Evidentemente l’Assessore Calleri ha voluto con la mia nomina porre rimedio ad anni di mala gestione e di interferenza politica nella gestione della Società.

Comunicato stampa

05-02-2015  18.45

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