Dopo Nicola La Grutta (M5S), Giorgio Randazzo (Lega), Mariella Martinciglio (Futuristi), Enzo Calafato (“Cervello e Dignità”) ci sarebbe già il nome del quinto candidato sindaco. Si tratta di Salvatore Quinci, leader del gruppo civico “Partecipazione politica” che avrebbe trovato l’accordo con la cosiddetta “triade” cioè l’assessore uscente Vito Billardello, l’attuale consigliere comunale Francesco Foggia ed il presidente del Consiglio comunale Vito Gancitano. Il nome di Quinci rappresenterebbe il nuovo e quindi un’opportunità per gli ex suddetti Cristaldiani di potersi ripresentare “vergini”, politicamente parlando, alle prossime Amministrative nei confronti di quell’elettorato deluso in questi anni.
Sono stati giorni frenetici, di incontri previsti, ed anche imprevisti, e addirittura sorprendenti, considerata l’anticipazione voluta dal Governo regionale (decisione abbastanza discussa) al 28 aprile delle Amministrative, circa un mese prima rispetto alla data prevista del 26 maggio quando si voterà per le Europee. Alla fine quella che avevamo chiamato la “grosse koalition” (termine ripreso da altre testate, vedi lo stesso per “la triade”) si è in pratica formata; ne fanno parte “la triade”, “Partecipazione Politica” e la sua costola di “Mazara Bene Comune” il gruppo presentato di recente dai consiglieri comunali Antonio Colicchia e Nicola Norrito).
Ancora non si sa se a questa coalizione di liste civiche si aggiungerà anche “SiAmo Mazara”, composto da ex Pd e giovani di sinistra. Infatti, nonostante nei giorni scorsi era stato diramato dallo stesso gruppo "SiAmo Mazara" un comunicato congiunto con le liste della “triade” (“Osservatorio Politico”, “La Forza dei Fatti” e “Coloriamo la Città” dei consiglieri comunali Giuseppe Tumbiolo e Luigi Firenze) facendo presagire un accordo, ad oggi “SiAmo Mazara” si trova in una situazione di “imbarazzo” a causa probabilmente della fuga in avanti della “triade” nel chiudere l’accordo con Quinci & C.
Verità è pure il fatto che all’interno di “SiAmo Mazara” vi sono molti oppositori alla decennale Amministrazione Cristaldi (vedi ad esempio il consigliere comunale Giacomo Mauro) che avrebbero non pochi problemi a concorrere insieme a ex rappresentanti dell’entourage Cristaldi come sono Vito Billardello, Vito Gancitano e Francesco Foggia. Sorgono pure altri interrogativi, non meno importanti, ad esempio: una coalizione formata dalla “triade” e da “Partecipazione Politica” con candidato sindaco Salvatore Quinci che tipo di campagna elettorale condurrebbe? Presenterebbe un programma di discontinuità o continuità con l’Amministrazione Cristaldi? Ce lo vedreste Billardello auspicare un “cambiamento di rotta” rispetto all’Amministrazione Cristaldi? Un altro interrogativo, e qui entriamo nella più pura delle dietrologie della politica: questa alleanza fra la “triade” e Quinci è stata forse “benedetta” (forse anche ispirata) da Nicola Cristaldi che in un eventuale ballottaggio con il centro destra potrebbe risultare ago della bilancia chiedendo ovviamente una rappresentanza e continuità nel prossimo governo della Città.
Altro rompicapo è quello del ruolo in questa coalizione dell’ex sindaco Giorgio Macaddino che, dopo la presunta rottura con l’attuale segreteria del Pd mazarese guidato da Teresa Diadema, si sarebbe avvicinato a “SiAmo Mazara”; il Pd –come abbiamo evidenziato con una nostra intervista alla stessa Diadema e al segretario regionale Davide Faraone- potrebbe competere da solo, avrebbe pronte già due liste e sceglierebbe un candidato sindaco con primarie interne. Macaddino invece dialogherebbe con tutti, la “vecchia volpe” potrebbe meno che si aspetti uscire un asso dalla manica per potersi garantire un ruolo, anche per terza persona, nella prossima amministrazione.
Macaddino sta seguendo i passi di “SiAmo Mazara”? Oppure, come più probabile, si sta muovendo da cane sciolto, insieme ad un gruppo di fedelissimi ex Pd; chissà che non abbia già contrattato di persona il proprio ruolo con la "triade” e con lo stesso Salvatore Quinci. (in foto di copertina: sopra la "Triade" Billardello, Foggia e Gancitano, sotto da sx Giorgio Macaddino e Salvatore Quinci) Il rischio della “grossa coalizione” di liste civiche è che questa si trasformi in un “cocktail” di ingredienti troppo diversi tali da rompere un equilibrio già fragile e, almeno fino ad oggi, non garantito da un programma condiviso bensì da un presunto accordo sulle eventuali cariche da andare a ricoprire in caso di vittoria.
Francesco Mezzapelle