Acque rosse sul lungomare Mazzini

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Giugno 2013 06:04
Acque rosse sul lungomare Mazzini

"Il mare color del vino" questo il titolo di un libro di Leonardo Sciascia alcuni cittadini mazaresi avranno pensato domenica 16 giugno vedendo la colorazione delle acque del lungomare antistante la villa Jolanda. Nella "laguna naturale" creata fra i

frangiflutti e l'arenile infatti le acque avevano assunto una colorazione rossastra simile al vino. Immediatamente sul posto, probabilmente a causa della segnalazione da parte di alcuni cittadini, sono intervenuti i vigili urbani ed il loro comandante Claudio Zummo, sul posto anche alcuni funzionari di uffici tecnici comunali. Preoccupato per quanto accaduto è arrivato anche il sindaco Nicola Cristaldi, il quale ha animatamente discusso con i funzionari chiedendo spiegazioni circa la colorazione del mare proprio in quel tratto di lungomare per il quale la sua amministrazione ha speso migliaia di euro (vedi lavori di bonifica dell'arenile, chiusura scarichi ed installazione scale ed arredamenti vari) per trasformarla un giorno in una spiaggia in città .

Varie ipotesi sono emerse circa l'avvenimento che ha destato la curiosità di molti cittadini intenti a scattare delle foto. Si è subito pensato allo scarico comunale posto dietro un rifornimento di carburanti nell'adiacente lungomare Hopps, qualcuno ha ipotizzato lo scarico, a seguito di pulizia di cisterne, da parte di qualche cantina. E' avanzata anche l'ipotesi della pulizia dei serbatoi da parte di qualche nave cisterna al largo della costa. Pian piano si è fatta sempre più insistente l'ipotesi dell'insorgenza di un'alga alimentata dall'altar temperatura e che rendeva di color rosso quel tratti di mare.

Così è stato richiesto l'intervento di tecnici dell'Arpa di Trapani per la raccolta di un campione di quelle acque da analizzare. Ieri mattina il fenomeno non era più visibile.

Cristaldi ha dichiarato: "diverse le ipotesi ma si tratta di un'alga rossa non nociva per l'uomo e l'ambiente ma soltanto per i pesci. Aspettiamo l'esito delle analisi ma molto probabilmente si tratta di questo".

Con l'occasione il primo cittadino ha annunciato: "entro fine mese il Cnr ci consegnerà le analisi dei fanghi del porto canale e così si potrà espletare, presso al Regione, la gara per l'appalto dei lavori di dragaggio per i quali abbiamo ricevuto un primo finanziamento di 2.100.000 euro. I lavori consentiranno di portare il pescaggio all'interno del porto canale a 3 metri. Il fiume Mazaro –ha sottolineato Cristaldi non è inquinato come si crede ma soltanto sporco, i fanghi verranno depositati a copertura della "Colmata B" dove atterrerà la sopraelevata che presto sarà completata. Intendiamo -ha concluso- dedicare alla nautica sportiva ed all'artigianato quel lato di banchina del porto canale che va dalla statua di San Vito al primo ponte, sviluppando così un altro polmone economico oltre a quello peschereccio".

 

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