“Una punta di Sal”. Mazara, Vescovi e Vescovado

Ripercorriamo i 930 anni di storia della Diocesi di Mazara ed i principali avvenimenti che l’hanno caratterizzata

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Aprile 2023 12:31
“Una punta di Sal”. Mazara, Vescovi e Vescovado

La Diocesi di Mazara tra passato e presente. Ha vissuto momenti di gloria ed altri non molto significativi. Alla guida Vescovi che hanno contribuito notevolmente alla costruzione o ricostruzione di edifici religiosi, altri si sono distinti per la capacità del dialogo interreligioso e per l’impegno anche nel sociale. La Diocesi rimane, comunque, un punto di riferimento della cristianità ben saldo nella storia della città, conosciuta e riconosciuta in tutta Italia ed oltre anche per la sua “Chiesa” di oltre 900 anni.

Il territorio della Diocesi si estende su 1.374 km² ed è suddiviso in 67 parrocchie, raggruppate in 5 foranie (Mazara del Vallo, Castelvetrano, Marsala, Partanna e Salemi) e una zona pastorale (Pantelleria). Fu la prima diocesi eretta dai Normanni in Sicilia, con un atto (diploma) del 1093 del "gran conte" Ruggero D’Altavilla, che aveva conquistato la città nel 1072. Era l'erede dell'antica diocesi di Lilibeo, scomparsa durante la dominazione araba dell'isola. Inizialmente molto vasta, si estendeva dalla foce del Belice sin nelle vicinanze della città di Palermo, comprendendo quindi l'attuale provincia di Trapani e parte di quella del capoluogo.

Il diploma, confermato da Ruggero II nel 1144, conteneva anche tutta una serie di donazioni di carattere feudale, «che ponevano il vescovo di Mazara alla testa della nuova aristocrazia feudale della Sicilia occidentale».L'erezione della Diocesi fu approvata da Papa Urbano II il 10 ottobre 1098 e confermata dal successore Pasquale II il 15 ottobre 1100. Fin dall'inizio la Diocesi divenne suffraganea dell'Arcidiocesi di Palermo. Nel 1224 arrivarono in diocesi i francescani, mentre era ancora vivo San Francesco, guidati dal beato Angelo da Rieti; fondarono un monastero che, assieme a quello di Messina, fu il punto di irraggiamento dell'ordine nell'Isola.

Con Goffredo Roncioni, alla fine del XII secolo, ebbe inizio la serie dei vescovi domenicani, che governarono la Diocesi per oltre mezzo secolo. Un importante documento, conservato nell'archivio della Curia Vescovile di Mazara e pubblicato per la prima volta nel 1980, dal titolo “Riveli di tutti li benefici di questa diocesi di Mazara dell'anno 1430”, riporta un elenco esaustivo dello stato della diocesi nella prima metà del XV e «offre un contributo notevole alla conoscenza della vita della Chiesa ...

nella Diocesi di Mazara, sue strutture, persone, edifici di culto, monasteri, confraternite, situazione economica, vita spirituale».Tra i vescovi di Mazara si annoverano due cardinali: Basilio Bessarione che governò la Diocesi per un decennio (1449-1458) in qualità di amministratore apostolico e Giovanni Domenico Spinola (1636-1646), che celebrò un sinodo i cui statuti «risultarono una insigne opera giuridica, alla quale si rifecero sempre i vescovi nei successivi sinodi della Chiesa mazarese.Tra il 1690 ed il 1694 fu ricostruita dal vescovo Francesco Maria Graffeo l'antica cattedrale normanna in forme barocche, ristrutturata nel 1970 a seguito del terremoto del 1968.

Tra i vescovi successivi si ricorda in particolare il teatino Bartolomeo Castelli (1695-1730), che rinnovò l'insegnamento della catechesi e fece edificare il sontuoso palazzo sede del seminario, che era stato istituito dal vescovo Bernardo Gascó nel 1584. Nel 1797 davanti al vescovo, al clero e a una grande folla di fedeli l'immagine raffigurante la Madonna del Paradiso fu vista abbassare ripetutamente gli occhi. Ne seguì un regolare processo canonico, al termine del quale l'effigie fu incoronata nel 1803.

Il 10 marzo 1962, con la lettera apostolica, Papa Giovanni XXIII ha proclamato la Beata Maria Vergine, Madonna del Paradiso, e i santi Vito, Modesto e Crescenzia patroni principali della Diocesi. Un gran balzo nel tempo, 193 anni dopo e la Diocesi è ancora ben salda ed anzi si arricchisce di altri contenuti grazie a Vescovi lungimiranti. Nel 1990, come scrive il collega Max Firreri nella sua ricostruzione, il vescovo Emanuele Catarinicchia, il 1° dicembre 1990, indice il XV Sinodo della Chiesa mazarese, il primo dopo il Concilio Vaticano II.

La Chiesa di Mazara è chiamata a interrogarsi su evangelizzazione, liturgia e carità. Scopo del Sinodo è preparare la Chiesa alle istanze che provengono dalla società alle soglie del terzo millennio della cristianità.Il 1993 è una data importante, storica, che lascia il segno. La Chiesa di Mazara celebra i novecento anni dalla sua istituzione. Giovanni Paolo II, nell’ambito delle celebrazioni centenarie, indice per la Chiesa di Mazara un anno giubilare straordinario. Il pontefice, l’8 maggio, visita Mazara del Vallo, accolto da una immensa folla, convenuta da tutta la Diocesi.

Nel 1995 la Chiesa di Mazara celebra il XV sinodo. Le varie sessioni di lavoro si tengono nella chiesa Santa Veneranda, mentre l’inaugurazione e la conclusione sono celebrate nella Basilica Cattedrale. Le costituzioni sinodali entrano in vigore il 1° gennaio 1996. Altra data importante è il 1998: la Chiesa di Mazara si unisce in gemellaggio pastorale con la Diocesi di Tunisi. Nel 2000, anno giubilare per l’inizio del terzo millennio dell’era cristiana è riaperta al culto la Basilica Cattedrale.

L’Istituto di Storia della Chiesa di Mazara del Vallo pubblica il volume: “ Il Giubileo e la Chiesa di Mazara”. Nel 2002 Giovanni Paolo II accetta le dimissioni del vescovo mons. Emanuele Catarinicchia a norma del can. 401§ 1 e nomina vescovo di Mazara del Vallo mons. Calogero La Piana, sacerdote salesiano. Nel 2007, a seguito della nomina di mons. La Piana ad arcivescovo di Messina, il 22 febbraio 2007 viene nominato nuovo vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo mons. Domenico Mogavero, sacerdote dell’Arcidiocesi di Palermo.

Ordinato vescovo nella Cattedrale di Palermo il 24 marzo 2007 dal Card. Camillo Ruini, inizia il ministero pastorale il 1° aprile 2007, Domenica delle Palme, quale 80° vescovo della Chiesa mazarese. Governerà la Chiesa di Mazara per 15 anni.Si dimetterà per raggiunti limiti di età. Il 29 luglio 2022 Papa Francesco ha nominato 81º vescovo di Mazara del Vallo Angelo Giurdanella. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Noto, il 4 ottobre dal vescovo Antonio Staglianò, co-consacranti il vescovo Mogavero e l'arcivescovo Giuseppe Costanza. Ha preso possesso della diocesi il 15 ottobre scorso (nella foto, scattata da noi oggi, il vescovo Giurdanella affacciato dal balcone del Palazzo Vescovile durante la tradizionale celebrazione dell’”Aurora” del giorno della Pasqua).

Salvatore Giacalone

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