“Una punta di Sal”. Il teatrino della politica…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Marzo 2021 08:56
“Una punta di Sal”. Il teatrino della politica…

Impera il teatrino della politica. Al Nord, come al sud, ormai tutti i protagonisti hanno imparato la parte,primi attori, attori di spalla e le comparse Ogni giorno leggendo i quotidiani e social o ascoltando i tanti dibattiti e talk show, assistiamo allo stucchevole squallido teatrino ed al solito gioco delle parti. Tutto già visto. Primi attori, spalle, comparse e figuranti che recitano il ruolo assegnato, esaltano i meriti e le benemerenze della compagnia di appartenenza e accusando gli avversari di ogni nefandezza.

Questo è il copione sul quale improvvisare per “inciuciare” a piacimento. Ogni giorno cantano la solita litania sui mali, gli scandali e la corruzione di un paese, mentre il cittadino aspetta il miracolo della resurrezione da diversi anni. Cambiano le parole, ma la musica è sempre la stessa, fatta del solito ritornello già sentito e risentito cento, mille volte fino alla nausea. Così, per guadagnarsi la pagnotta (leggi voti), continuano a circuire la gente, fingono di occuparsi dei problemi e di lavorare “per il bene futuro del paese”.

Vince chi riesce a fingere meglio mentre il cittadino sprofonda sempre più verso il baratro.Tutta gente che “tiene famiglia” e per campare non ha disdegnato piccoli o grandi compromessi con la propria coscienza, si è concesso qualche deriva morale e sull’altare del proprio tornaconto personale o del proprio branco di appartenenza, ha sacrificato il bene comune e l’interesse del paese. Bisogna stare attenti a questi personaggi, sono sempre i soliti noti. Tante chiacchiere, promesse, ma nessuna soluzione concreta hanno messo in campo nel passato anche recente.

E quando sembra che facciano, o dicono di fare, qualcosa per risolvere i problemi, è il momento in cui bisogna stare attenti e temere il peggio. Se questi personaggi invece di limitarsi a partecipare al circo, leggessero, ascoltassero la voce, le proposte, i suggerimenti dei cittadini, forse riuscirebbero a risolvere, almeno in parte, i problemi reali della gente. Invece sono come drogati dal potere e dalla finzione imposta dal loro stesso ruolo, vivono in uno stato permanente di alterazione mentale, sono ciechi sulla realtà che vivono i propri concittadini.

L’attività politica sempre assente ma si risveglia quando si è in campagna elettorale, tutti attivi e a “lavorare” alacremente, partecipano ad un loro reality show personale, lo scopo principale dell’attività politica … apparire per essere. E’ più facile limitarsi ad elencare i problemi, parlarne facendo finta di occuparsene, e scambiarsi accuse reciproche, piuttosto che trovare le soluzioni concrete. L’importante non è risolvere i problemi, ma fingere di volerli risolvere.

Nessuno ha interesse a svelare il trucco e l’inganno, perché su quella finzione tutti ci campano.Se ciò accade con i nostri “eletti” al Parlamento, al Senato, alla Regione Siciliana, accade anche a livello locale. A Mazara, nei consigli comunali, si elencano problemi, ma non diteci quali sono, diteci qual è la soluzione, se ne avete una. Non diteci quali sono i mali di questa città, li conosciamo benissimo, dalle grandi e piccole opere pensate ma mai decollate,  all’acqua ai nitrati, alle buche nelle strade, alle periferie, alle spiagge che stanno scomparendo etc.

Arriva, invece, la convocazione di un Consiglio comunale per martedì alle ore 9 con un sol punto all’ordine del giorno: “Dibattito, comunicazioni e dichiarazioni sulle posizioni politiche di ogni singolo Consigliere comunale e dei relativi risvolti programmatici sull’attività amministrativa della Città alla luce delle numerose emergenze/urgenze riscontrate sul territorio e oggetto di riflessione e disagio dei cittadini”. Si comunica, inoltre, al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19, che la seduta di consiglio comunale sarà effettuata con accesso limitato per i cittadini, con obbligo delle mascherine e nel rispetto del distanziamento sociale”.

Cioè un consiglio comunale convocato per conoscere se il consigliere Tizio o Caio a quale lista o movimento o partito appartiene per avere un quadro politico aggiornato per discernere, alla fine, la maggioranza dall’opposizione. Tutto ciò grazie alla confusione che si è creata con consiglieri che passano da una bandiera all’altra, tanto che non ci capiscono più niente  gli stessi consiglieri ed hanno bisogno di discuterne e di chiarire in consiglio le proprie posizioni. Ma non sarebbe stato più semplice chiedere  per iscritto ad ogni consigliere quale è la sua bandiera anzichè convocare un consiglio comunale “politico” con i costi che ci sono? (verba volant scripta manent).

Così però non si può essere protagonisti nel diffondere il proprio “verbo”, né si può alzare la voce per sostenere le proprie ragioni, né si possono inscenare contrasti “politici” con altri consiglieri dichiarando magari che “certa politica è inattendibile e inconcludente” e giocando però  a difendere il proprio orticello, avvelenando quello degli altri. I consiglieri comunali si devono occupare del controllo e dell’amministrazione della città perché eletti alle “elezioni amministrative” e non a quelle politiche.

Bisogna scardinare la  vecchia logica e modo di fare. Via la vecchia politica. Liberiamoci di questa zavorra. Mazara ha bisogno di passione, capacità e competenza per risollevarsi. “Così è se vi pare” ha scritto Pirandello. Salvatore Giacalone  

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