"Un po' di Scuola". Il Giorno della Memoria

Una lezione diversa

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Gennaio 2022 09:31

Il 27 Gennaio si celebra il giorno della memoria ed ogni anno viene chiesto ai docenti di spiegare, nelle varie classi, il significato di questa giornata, perché bisogna ricordare la shoah e perché è necessario mantenere vivo il ricordo.

Di solito si propongono film o documentari che ripercorrono i momenti salienti dell’olocausto, ma quest’anno cercavo qualcosa di diverso, qualcosa che attirasse davvero l’attenzione dei miei piccoli-grandi alunni di circa tredici anni, qualcosa vicina al loro modo di vivere. Non ho dovuto faticare troppo perché, purtroppo, giorno 25 gennaio, solamente due giorni prima del giorno della commemorazione, il papà di un bimbo di 12 anni ha sporto una denuncia.

A rivelare la storia è stato il Sindaco del Comune di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno. Il padre del dodicenne, ha prima informato il Sindaco e poi ha presentato denuncia ai carabinieri, per ingiuria e lesioni, contro due ragazze di 15 anni, che hanno aggredito il ragazzino mentre giocava in un parco assieme ad alcuni amici.

Il dodicenne è stato prima insultato e poi preso a calci e colpito da sputi, gli hanno gridato “ebreo di me***” o “devi morire nel forno” e, cosa più terribile, i compagni di gioco non hanno fatto nulla per aiutarlo.

E’ questo l’argomento che ho proposto ai miei alunni nel giorno della memoria, insieme abbiamo discusso sul perché, nel 2022, accadano ancora di queste cose assurde. Un ragazzo si è meravigliato del fatto che le “bulle”, una volta scoperte, non abbiano chiesto scusa al ragazzino; una compagna ha detto che le due quindicenni dovevano essere punite in qualche modo; ma, fra tutti, una ragazzina mi ha stupito, quando ha detto che il bambino, a differenza dei bimbi ebrei, ha lo Stato dalla sua parte ed anche le leggi sono a suo favore.

Ed a questo punto la discussione è ripartita su un piano più sereno, tutti i ragazzi si sono sentiti più sicuri, tutti hanno detto la loro con la certezza di avere uno Stato e delle leggi a cui fare riferimento, tutti hanno condannato il gesto e hanno capito che bisogna denunciare certi fatti e non restare a guardare.

Ricordare è importante per saper agire e reagire contro certi comportamenti. Maria Teresa Carmicio

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