Ultime della sera: “Tutto è ispirazione”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Ottobre 2020 19:35
Ultime della sera: “Tutto è ispirazione”

”Harry ti presento Sally”, film intramontabile, campione d’incassi nel 1989, inserito dall’American Institute nella lista delle migliori commedie romantiche, fu candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale. L’autrice è Nora Ephron, scrittrice, sceneggiatrice e regista, firma di grandi  successi cinematografici come “Affari di cuore”, “C’è posta per te”, “Insonnia d’amore”, “Julia e July”. Ogni pellicola narra una parte della sua vita, ogni personaggio interpreta i suoi sentimenti e  le sue relazioni.

Riferendosi all’ interpretazione di Meryl Streep in “Affari di cuore”, la cui sceneggiatura fu scritta dopo la separazione dal primo marito, la Ephron affermò: “Meryl Streep interpreta me meglio di me”.  Il suo motto fu infatti una frase che fin da bambina Nora aveva ascoltato dalla madre e cioè che “le tragedie di oggi saranno le commedie di domani”. Un invito a non farsi vincere dallo scoraggiamento e dalla sofferenza, ma anzi a sublimarli nella trasposizione cinematografica. Fallimenti, successi, gioie e dolori vissuti diventano i contenuti delle sue sceneggiature.

Anche le conversazioni con le amiche alle cui vite Nora era interessata e da cui trae spunto. In particolare, i discorsi intrattenuti con Bob Reiner, suo amico e regista, giungono sul set di “Harry ti presento Sally”.  I due conversano sulle relazioni di coppia e sulle differenze dei due sessi nel modo di affrontare la vita. Reiner, reduce da un fallimento sentimentale, intrattiene con Nora conversazioni improntate al pessimismo e ad un cinico umorismo. Tali chiacchierate si trasformeranno negli immortali dialoghi tra Harry e Sally.

I due protagonisti si incontrano per caso e pian piano  instaurano un profondo rapporto di amicizia nonostante Harry sia convinto che uomini e donne non possono essere amici. Il seguente dialogo è esplicativo rispetto alle sue convinzioni. Harry: Nessun uomo può essere amico di una donna che trova attraente, vuole sempre portarsela a letto. Sally: Allora stai dicendo che un uomo riesce ad essere amico solo di una donna che non è attraente? Harry: No, di norma vuole farsi anche quella. Sally: Ma se lei non vuole venire a letto con te? Harry: Non importa, perché il click del sesso è già scattato quindi l’amicizia è ormai compromessa e la storia finisce li.

Sally: Credo che non saremo amici allora. Harry: Credo di no. Harry: Ah è un peccato. Eri l’unica persona che conoscevo a New York. Il cinico Harry in realtà si sbaglia perchè ben presto l’amicizia che lo lega a Sally si fortifica sempre di più. Diventano l’uno il punto di riferimento dell’altra, si confidano ansie e delusioni, si scambiano opinioni e punti di vista. Non dimentichiamo che dietro i due personaggi ci sono Rob e Nora. Anche loro parlano molto, discutono, sono in contrasto su alcune cose come sui finti orgasmi.

Quest’ultimo scambio di vedute  darà vita all’indimenticabile scena  al Katz’s Delicatessen a New York. A quanto pare ( non l’ho verificato di persona ) nel locale c’è ancora un cartello a indicare  il tavolo in cui si svolse  l’interpretazione di Meg Ryan. Della scena fece  parte anche la mamma del regista a cui toccò la frase “Quello che ha preso la signorina”. Frase compresa  nelle trentatré più famose del cinema. Secondo le previsioni degli autori, il finale doveva essere diverso.

I due protagonisti erano destinati a rimanere amici. Invece qualcosa cambiò durante le riprese del film,  Reiner si innamorò dell’attrice  Michele Singer e modificò il finale. La motivazione? E’ tutta nella dichiarazione d’amore, decisamente una delle più belle, che chiude la storia : “Adoro il fatto che tu abbia freddo quando fuori ci sono 25 gradi. Adoro il fatto che ci metti un’ora e mezza per ordinare un panino. Adoro la piccola ruga che ti si forma sul naso quando mi guardi come se fossi matto.

Adoro il fatto che dopo aver passato una giornata con te, possa ancora sentire il tuo profumo sui miei vestiti. E adoro il fatto che tu sia l’ultima persona con la quale voglio parlare prima di addormentarmi la notte. Non è che mi senta solo, e non c’entra il fatto che sia Capodanno. Sono venuto qui stasera perché quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con una persona, vuoi che il resto della tua vita inizi il prima possibile”. Ancora una volta Nora Ephron dimostrò che “everything is copy” e che  “gli scrittori sono cannibali”, in quanto ingurgitano tutto e le loro penne non risparmiano niente e nessuno.

Josepha Billardello

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