Percorsi di-versi
percorsi in-versi
percorsi estro-versi.
Parole incrociate,
parole mirate
parole al vetriolo
parole scalcinate
parole al vento.
Parole che feriscono i sentimenti.
Parole che sanano le ferite delle parole percorse.
Parole che accarezzano.
Parole che nutrono.
Parole che fanno perdere la speranza.
Parole che fanno nascere la speranza.
Parole...Parole...solo Parole...che altro.
Riporto una poesia della scrittrice Giovanna Fileccia di Terrasini dal titolo:
Linguaggio
Chi ha inventato il linguaggio
avrebbe dovuto pensare
che ogni parola è un
oltraggio.
A tutti quelli
che non sanno
parlare e dialogare
avrebbe dovuto insegnare
che anche le parole
possono ammazzare.
La medicina narrativa è una pratica di cura basata su pratiche comunicative.
La parola è per metà di chi parla e per metà di chi l'ascolta. La parola una volta che esce non è più nostra, ma per metà e di chi l'ascolta e la interpreta.
La medicina narrativa è un metodo di intervento clinico assistenziale basato sulla narrazione dei diversi punti di vista di coloro che collaborano nel percorso di cura.
Lo scritto narrativo è un vero e proprio metodo di lavoro e di ricerca, grazie al quale è possibile sviluppare una maggiore consapevolezza di se stessi e del proprio ruolo e costruire un rapporto empatico tra paziente-medico-infermiera.
Attraverso la scrittura infatti, ogni persona può riflettere sugli aspetti negativi e positivi della propria esperienza e imparare ad approcciarla in maniera più consapevole.
Ho iniziato a scrivere all'età di nove anni, un po' per gioco, un po' per sfogo. In tutti questi anni lo scrivere mi ha aiutata a rialzarmi ogni volta che mi ritrovavo per terra.
Oggi la medicina rivela ampiamente che lo scrivere può essere una cura.
di Rita Vita MARCECA
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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