Ultime della sera: “Il coraggio di scegliere“

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Dicembre 2020 17:43
Ultime della sera: “Il coraggio di scegliere“

Avevo circa tredici anni quando per la prima volta vidi proiettato nel Cinema dell’oratorio parrocchiale il film “Fratello sole, sorella luna” di Franco Zeffirelli. Rimasi incantata per la bellezza della colonna sonora, per la vicenda raccontata e in particolare per la scelta di vita di Francesco d’Assisi e di Chiara Scifi. Erano due giovani, l’uno figlio di un ricco mercante, Pietro  di Bernardone, e l’altra figlia di un nobile assisiate, Favarone di Offreduccio degli Scifi. Avrebbero potuto avere tutto, vivere nel lusso e nella raffinatezza ma scelsero  di lasciare ogni cosa per il Tutto.

Francesco “aveva sposato” “Madonna Povertà” e anche Chiara aveva fatto la medesima scelta. Avevano   deciso fermamente di essere felici per sempre, contro la mentalità della società di quel tempo, il Duecento. La loro adesione così totale al Vangelo, il loro spirito di servizio nei confronti degli ultimi (nel film si vede la dolcissima Chiara che porta il pane ai lebbrosi) mi avevano cosi profondamente colpito che, per un breve periodo, anch’io avevo pensato che quella sarebbe dovuta essere la mia strada.

Ma ciascuno di noi deve guardare dentro se stessi e compiere scelte che siano attinenti al proprio modo di essere. In qualsiasi ambito ci troviamo ad operare possiamo essere felici e rendere gli altri felici, se le scelte che compiamo sono la realizzazione dei nostri sogni e non di quelli altrui. Francesco aveva avuto il coraggio di opporsi al padre terreno per servire nell’umanita più reietta il Padre celeste e anche Chiara aveva fatto altrettanto, disubbidendo alla famiglia che l’avrebbe voluta sposa.

Ciò in cui credevano Francesco e Chiara valeva più di qualsiasi aspettativa familiare, per questo erano pronti anche a subirne la conseguenze. Anche noi, come loro, (mi rivolgo in particolare ai giovani) dobbiamo avere il coraggio di intraprendere percorsi di vita che ci “riempiano” il cuore, a costo di essere additati come matti così come lo furono Chiara e Francesco. Le scelte che faremo potranno non essere in linea con la mentalità comune o di successo, tuttavia se rendono il nostro “essere” gioioso, se ci fanno brillare gli occhi, se ci danno la felicità vuol dire che abbiamo imboccato la strada giusta.

Forse sarà una strada “sterrata”,ma almeno sarà la nostra. Grazia GIOGLIO

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