Ultime della sera: “I libri e le rose di Sant Jordi a Barcellona”

Bellezza, storia e cultura della tradizione catalana

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Aprile 2022 18:45
Ultime della sera: “I libri e le rose di Sant Jordi a Barcellona”

Il 23 aprile si celebra San Giorgio di Cappadocia, divenuto martire sotto Diocleziano per aver rifiutato la persecuzione dei Cristiani.

La leggenda narra invece che San Giorgio salvò la sua amata uccidendo un drago che terrorizzava gli abitanti di Montblanc (Tarragona), e dal sangue del drago germogliò un roseto.

Il Santo, San Jordi in catalano, è patrono della Catalogna dal 1456 e viene festeggiato a Barcellona ed in tutta la regione.

Viene ricordato anche nella Sagrada Familia, dove vi è una grande iscrizione in sua memoria.

Il culto di Sant Jordi si estese completamente a tutti i Paesi catalani durante il Medioevo, sebbene questa devozione esistesse già nell'VIII secolo.

La ricorrenza ha acquisito un valore commemorativo della cultura catalana,

anche se la celebrazione non è ufficialmente riconosciuta come festività.

Per l'occasione, la città di Barcellona si colora di fiori e i balconi delle abitazioni vengono adornati con la senyera, la bandiera catalana.

Nonostante non sia un giorno di festa, coloro che possono, passeggiano per le strade della città, che vengono allestite con stand di libri e rose rosse.

Oggetti di significato poiché rappresentanti la cultura e l'amore.

Il punto di ritrovo principale si trova sulla Rambla, fino a raggiungere Paseo De Gracia e il quartiere Gracia, ma in tutta la città si possono incontrare allestimenti per l'occasione.

Nel XV secolo veniva organizzata a Barcellona una fiera della rosa, in occasione della celebrazione del Santo. La fiera si svolgeva nel Palau de la Generalitat ed i giovani regalavano rose alle amate.

Ancora oggi, per la giornata di Sant Jordi si regalano rose alle donne come da tradizione e, sempre più spesso, vengono regalate anche agli uomini, senza distinzione di genere.

D'altra parte, l'origine del festival legato al libro risale agli anni Venti del secolo scorso, su proposta dello scrittore valenciano Vicent Clavel i Andrés, direttore della casa editrice Cervantes. Lo scrittore propose alla Camera Ufficiale del Libro di Barcellona e al La Gilda degli Editori e dei Librai organizza una festa per promuovere il libro nella regione. La data prescelta era il 7 ottobre 1927.

L'iniziativa venne poi ripresa nel 1929, in occasione dell'Esposizione Internazionale di Barcellona. I librai si mobilitarono per presentare novità e incoraggiare la lettura, allestendo stand sulla spiaggia e nei punti più attrattivi della città.

Oggi si possono trovare libri in tutte le lingue, ma soprattutto in lingua catalana, poiché la celebrazione ha assunto valore patriottico, civico e di promozione della cultura locale.

La tradizione legata al libro si è estesa in tutto il mondo, a seguito della proclamazione del 23 aprile a giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, su iniziativa della Conferenza Generale dell' UNESCO, avvenuta nel 1995.

di Claudia GARDINETTI SALAZAR

La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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