Ultime della sera: “Buon compleanno”

Celebriamo la vita ogni giorno innaffiando le nostre radici e spiegando le nostre ali.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Giugno 2021 18:30
Ultime della sera: “Buon compleanno”

Quest’anno per il mio compleanno voglio scrivere a me.

Scrivo perché è il modo di comunicare che più preferisco.

Mi piace molto fermarmi a pensare, impugnando una penna e fissare sulla carta le sensazioni che il mio cervello traduce e concretizza in parole che in alcuni casi a volte poi non risultano essere poi neanche troppo chiare.

A mio avviso il pensiero e la parola, anche quando scritta, giocano un ruolo determinante è fondamentale per il mantenimento di una salutare qualità di vita.

Fontana di giovinezza: è la tua mente, il tuo ingegno, la creatività che porti nella tua vita e in quella delle persone a te care.

Quando impari ad attingere a questa fonte, puoi dire davvero di aver veramente sconfitto l’età.

Più o meno a quest’ora tanti anni fa, facevo il mio ingresso nel mondo.

Urlante e scalpitante, inconsapevole intraprendevo il viaggio lungo il cammino della vita.

Il viaggio per diventare l’uomo che spero di essere.

È stato grazie a Dio, ad oggi lungo sessantuno anni ma al contempo un viaggio tortuoso e costellato da innumerevoli prove.

Ma la mia fortuna è stata quella di avere alle spalle due rocce enormi che mi hanno donato la vita e come riporta una citazione, mi hanno dato prima le radici e poi le ali.

Le radici per amare la mia terra, per portare avanti a testa alta i valori, ricordando sempre chi sono e quanto valgo.

Le ali per rincorrere con navi, aerei, montagne, oceani e strade, i miei sogni ed obiettivi.

Per guardare tutto da un’altra prospettiva. Ali per smettere di puntare il dito, per guardare oltre, per non giungere a conclusioni affrettate, per accettare le diversità, per non giudicare.

Ali per non avere mai paura di quello che si è per non vergognarsi mai delle proprie cicatrici, anzi per portarle sempre con se e mostrarle al mondo con orgoglio.

Seppur cadendo, dolenti rialzarsi subito indossando sempre un sorriso.

Anche quando sensibilità, onestà e sincerità ti rendono vulnerabile.

Le ali…. perché senza di esse non sarei mai potuto diventare ed essere persona felice.

Oggi ho preziosi amici che mi sostengono, che mi vogliono sinceramente bene e mi permettono di ridere di cuore anche delle disgrazie e delle sconfitte.

Quindi grazie Amici miei, non mi stancherò mai di dirlo. Grazie.

Ho conosciuto in questo lungo viaggio l’amore e con esso ho imparato che chi ti ama davvero farà sempre e comunque parte di te, in squadra con te ti darà sempre una mano e proprio da quella mano dovremmo cogliere la lezione: non importa che sia sottoforma di una botta in testa o di una carezza.

Ho imparato a non invidiare chi è più bravo di me, ma ad osservare e fare tesoro degli insegnamenti.

Ho imparato a non lamentarmi ma a godere di ogni più piccola gioia, perché sono una persona fortunata, posseggo la cosa più importante la salute.

Ho imparato a fare le cose per il semplice gusto di farle e perché ognuno di noi merita di vivere la vita che ha sempre sognato o almeno la possibilità di provarci.

E di conseguenza ho imparato a non vergognarmi di questo, perché dei miei successi e insuccessi non devo dare conto a nessuno. Ho imparato che ognuno di noi dovrebbe cercare di disegnare una sua vita adatta ai propri interessi incastrando impegni e desideri e che, anche se non sempre è possibile, bisognerebbe lavorare per vivere e non il contrario.

Ho imparato a non dare troppe spiegazioni a chi non le merita e se prima mi battevo per cambiare la testa delle persone, ora ho capito che le battaglie perse in partenza sono inutili perché ogni individuo è un mondo a sé.

Sono andato spesso controcorrente ed ho pagato affrontando tutti i pregiudizi della gente e tutte le loro maldicenze.

Chi può in questo mondo ergersi a giudice e dire veramente cosa sia giusto o sbagliato? Scrivo tutto questo perché a molti, raggiunti gli anta, spegnere una candeline in più spaventa, come se questo nuovo giro della terra portasse portare chissà cosa.

Gli anni che passano personalmente non mi spaventano assolutamente, perché se c’è una cosa che amo immensamente fare è celebrare sempre e comunque la vita.

Mi piacerebbe cari lettori, in questo giorno per me così speciale farvi arrivare un abbraccio, un pensiero positivo, un pezzetto di me che riesca a strapparvi un sorriso.

O mi basterebbe anche solo una riflessione.

di Antonio CARCERANO

La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

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