Ultime della sera. Achtung Chinesischen! Ovvero La Sindrome Cinese

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Febbraio 2020 17:31
Ultime della sera. Achtung Chinesischen! Ovvero La Sindrome Cinese

Tranquilli non intendo parlarvi del film del 1979 ma di un altro tipo di sindrome cinese di gran lunga più realistica e che sta accadendo nel nostro paese. Avere gli occhi a mandorla non è salutare di questi tempi perché comporta essere osservato con sospetto e a debita distanza. Non parliamo poi se all'orientale scappa uno starnuto mentre fa la coda in ufficio qualunque...passa subito avanti o magari non conclude l'operazione perché l'impiegato fugge via dal posto di lavoro. La ciclica psicosi dell'untore è scattata.

Ricordo anni fa all'epoca dell'AIDS la diffidenza della gente pure nell'acquisto di un pacco sigillato di siringhe. I rapinatori non usavano più armi da fuoco o da taglio. Bastava loro una siringa sporca di rossetto per seminare il panico in una banca o in supermercato.. Oggi siamo arrivati al punto che neanche un cacciavite in un negozio cinese si compra più...per non parlare di una cena in un loro ristorante e quello da poco aperto a Mazara dove peraltro si mangia anche bene e ad un prezzo ragionevole da pieno che era oggi è quasi deserto.

Oltre al temuto contagio c'è una manica di sprovveduti convinta che lì si servano scarafaggi e serpenti. Nulla di più inverosimile in quanto ne è vietata l'importazione. Io da palermitano considerato lo street food con il quale mi sono nutrito dallo svezzamento in poi sono la persona meno indicata ad esprimere giudizi a riguardo sulle abitudini alimentari degli altri. Di certo posso sostenere senza tema di smentita che l'igiene degli involtini primavera serviti nel ristorante di Mazara sono di un livello neanche lontanamente paragonabile a quello della migliore friggitoria palermitana con i suoi cardi o “vrocculi” in pastella frequentata dal sottoscritto.

Ma ciò che stupisce più di tutto è invece rappresentato dai discorsi dell'cittadino “comune”. Se fino a qualche mese fa il ritornello era “ributtiamoli a mare” oggi è “rimandiamoli a casa”. In altre parole è ritornato di nuovo il “pericolo giallo”. Una volta si diceva: “Se Wall Street ha il raffreddore l'Europa ha la polmonite”. Oggi che ci crediate o no poco importa ma è la Cina ad essere la prima potenza economica del mondo. Il suo mercato di un miliardo e mezzo di consumatori fa giustamente gola a qualsiasi imprenditore degno di questo nome.

Le grandi proprietà immobiliari nel mondo sono quasi tutte in mano ai loro Paperon de Paperoni. Un esempio per tutti: Manhattan. Il punto di PIL che la Cina oggi perde non è solo affar loro. Mazara nel suo piccolo ha tante piccole attività gestite da cinesi. Le macroeconomie non sono altro che la sommatoria di tante microeconomie ognuna funzionale all'altra e perderle per colpa dei nostri muri mentali è un“lusso autarchico” che non possiamo permetterci. Corrado Sansone

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza