Trattengo il fiato

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Aprile 2015 18:15
Trattengo il fiato

Manuele Giacalone, cantante 31enne di Mazara del Vallo con in attivo un brano inedito, diverse vittorie in concorsi canori e un album in uscita.

RR: Ciao Manuele, cosa ti ha spinto a cantare?

MG: Il canto rappresenta la mia più grande passione. La musica è la mia più fedele compagna di vita. Canto sin da piccolo, prima come autodidatta, poi quando ho maturato l’idea di quanto fosse importante la musica e il canto, mi sono dedicato a questa arte, quindi ho deciso di studiare seriamente e con impegno.

Nonostante i vari impegni lavorativi cerco di trovare il tempo per poter studiare. La musica è un mondo a parte, un mondo pieno di emozioni. Per me è l’arte dell’emozione. Quando sono su un palco e canto, metto a nudo le mie emozioni e mi confronto con esse.

RR. Che rapporto hai con il palco?

MG: Il palco è un luogo magico, il luogo delle emozioni. Ho preso parte a tantissimi festival locali e regionali. Nel 2013 ho avuto l’opportunità di partecipare ad una manifestazione a carattere nazionale inserita nel contesto di Casa Sanremo & Radio Italia. Salire su un palco è il massimo delle emozioni per chi coltiva questa passione. Puoi presenziare a tante manifestazioni, puoi acquisire sempre più esperienze, puoi crescere artisticamente ma l’emozione di salire su un palco è sempre la stessa, indipendentemente se ti trovi in un contesto locale, regionale o nazionale.

RR: Parlaci un po’ dei tuoi brani…

MG: Il brano che più mi emoziona è Guerra Fredda, il mio primo inedito. E’stato scritto da Marco Canigiula, in arte Andrè (Sanremo 2004), dell’etichetta discografica indipendente romana Cantieri Sonori e produttore di Giada Agasucci (Amici 2014. Questa canzone è stata scritta appositamente sulle mie corde vocali, mi rappresenta molto e dà una chiara immagine del mio mondo musicale . Marco ha già scritto altri brani per me che a breve avrete modo di ascoltare!Tra le cover, la canzone che mi ha maggiormente sorpreso è Trattengo il fiato di Emma Marrone.

Nasce da una scommessa fatta con te, caro Riccardo, che naturalmente ho accettato. Pensavo che il brano fosse distante dal mio mondo e dal mio modo di cantare e invece son riuscito a farlo mio, naturalmente grazie ai tuoi consigli. Lo stesso vale per Più bella cosa di Eros Ramazzotti. Altra grande sorpresa. Non amo molto Ramazzotti ma son riuscito, come il caso precedente, a farlo mio. Ora vado pazzo per questo brano.

RR: A questo punto credo che i brani che faremo ascoltare, saranno quelli appena elencati…

MG: Infatti sono proprio questi!

RR: Che consigli daresti a chi approccia al canto, soprattutto se non in età tenerissima?

MG: Mi rivolgo a tutti coloro che coltivano questa passione. Il canto e la musica vanno coltivate con impegno, amore e soprattutto con lo studio. Bisogna studiare perché la tecnica è fondamentale, ma soprattutto affidarsi ad insegnanti altamente qualificati e diffidare da gente che specula con le passioni dei ragazzi, tralasciando l’aspetto didattico. Troppi facili insegnanti in giro e semplicemente poco adatti a far crescere tecnicamente coloro che si approcciano a questa magnifica arte. Il canto è studio! La voce va educata correttamente. Parla un ex autodidatta che, anche se in ritardo, oggi si impegna con tanta passione nello studio del canto.Mai arrendersi perché con lo studio e l’impegno riesci a capire l’importanza di questa arte. Chi è figlio di ARTE vive in eterno! Buona Musica a tutti!

RR: E con ancora il sorriso entusiasta di Manuele negli occhi, vi posto le sue performance!

Riccardo Russo

Musica e Dintorni” rubrica su PrimaPaginaMazara.it, spazio dedicato agli artisti con i quali interagisco al Riccardo Russo Music Center, studio multimediale dove si coltiva arte visiva e soprattutto sonora, immortalata spesso in video postati sul mio canale YouTube.

 

 

 

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