Il Movimento 5 Stelle torna a chiedere con forza l’istituzione di una commissione di inchiesta sugli incendi boschivi avvenuti nel corso dell’estate in Sicilia. Una richiesta già avanzata con ordine del giorno dalle deputate Roberta Schillaci e Cristina Ciminnisi, e illustrato dalla deputata trapanese a nome del gruppo, nel corso di un intervento d’aula pronunciato l’1 agosto scorso.
Ieri pomeriggio il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, dopo aver appreso che il Presidente Schifani riferirà all’Aula sull’argomento nella seduta del 18 ottobre prossimo ha commentato che «da un governo in catalessi è già tantissimo sapere che chi lo guida verrà a rispondere sui tanti buchi neri che quest'estate si sono registrati sul fronte della lotta agli incendi». «Schifani – ha detto De Luca – si prepari a dare risposte convincenti e ad annunciare soluzioni praticabili. Basta con i pannicelli caldi: i roghi di questa estate hanno lasciato ferite troppo grandi e causato persino morti per prendere il fenomeno sottogamba».
Nell’interrogazione, prima firmataria Ciminnisi, presentata insieme all’ordine del giorno del gruppo, la deputata trapanese pone una serie di quesiti e avanza anche l’ipotesi di una riforma del sistema della forestazione: «Vogliamo sapere – interroga Ciminnisi – quali attività prescritte nel piano di prevenzione sono state messe in atto e quali no. Vogliamo capire se la Regione ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per prevenire i disastri che abbiamo registrato. Bisogna capire dove si è sbagliato per potervi porre rimedio. La Sicilia non può continuare a vivere nel terrore degli incendi estivi, serve una strategia e – come abbiamo ripetuto mille volte – serve anche e soprattutto una riforma della forestazione che garantisca alla nostra terra una forza lavoro presente tutto l’anno».
NOTA STAMPA