Strada crollata a Tonnarella: ancora progetto-tampone e perché no soluzione definitiva con frangiflutti?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Maggio 2015 09:54
Strada crollata a Tonnarella: ancora progetto-tampone e perché no soluzione definitiva con frangiflutti?

Questa mattina dal Comune è arrivata una nota avente come oggetto: “Un progetto definitivo per la sistemazione del tratto di strada crollato”. Questo è quanto scritto in esso: <“Provvederemo con fondi comunali a ripristinare il tratto di Lungomare Fata Morgana crollato lo scorso inverno a causa delle avverse condizioni meteo che hanno flagellato il nostro territorio. Grazie alla collaborazione con il Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche, è stato predisposto un progetto che non solo ci consentirà il recupero del tratto di lungomare in tempi brevi ma ci permetterà altresì di mettere in sicurezza il tratto Est del lungomare per gli anni futuri”.

Lo ha dichiarato il Sindaco di Mazara del Vallo On. Nicola Cristaldi, al termine della riunione di Giunta nel corso della quale è stato approvato il progetto tecnico esecutivo per il ripristino funzionale del Lungomare Fata Morgana, nel tratto di strada compreso tra il civico 138 e la Via della Resistenza.

“Il fenomeno di erosione delle coste siciliane – ha continuato il Primo Cittadino - continua annualmente a creare disagi e disservizi in molte Città dell’Isola. Come Amministrazione siamo pronti a fare il nostro, ma senza una progettazione regionale che miri alla tutela e salvaguardia delle coste dai fenomeni erosivi ci troveremo sempre costretti ad affrontare le emergenze”.

Il progetto, redatto dal Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia – Calabria, prevede il ripristino funzionale del Lungomare attraverso interventi di consolidamento e difesa del tratto di strada interessato da crolli lo scorso inverno. L’intervento persegue prioritariamente obiettivi di difesa delle aree urbane e delle infrastrutture concretamente minacciate dal moto ondoso e il ripristino delle condizioni ottimali per il transito veicolare e pedonale nonché l’uso delle spiagge limitrofe per la diretta fruibilità a fini balneari per non arrecare pregiudizio all’offerta turistica.

I lavori verranno effettuati nel tratto di Lungomare che va dal civico 138 all’intersezione con via della Resistenza e prevedono la realizzazione di un muro costituito da massi artificiali in calcestruzzo dalle dimensioni che variano sulla base della morfologia dei luoghi dove saranno istallati. Le realizzazione di questo muro di contenimento consentirà l’immediato ripristino della sede viaria, mentre il compito di frangiflutti sarà affidato a degli scogli artificiali di II categoria che saranno realizzati al termine della stagione estiva.“Abbiamo concordato con il Sindaco – ha aggiunto l’Assessore ai Lavori Pubblici e firmatario dell’atto di Giunta, Silvano Bonanno – un primo immediato intervento per il ripristino della sede viaria.

Obiettivo della nostra Amministrazione – ha continuato Bonanno – è quello di poter garantire la fruibilità del tratto di lungomare crollato nel più breve tempo possibile e stiamo adottando tutti quei provvedimenti che ci consentiranno di mantenere l’impegno”.

Il costo complessivo dell’opera è di 280 mila euro, e l’intervento verrà effettuato con fondi comunali. Entro le prossime due settimane si svolgerà la gara d’appalto con procedura d’urgenza e verosimilmente entro il mese di Luglio il lungomare sarà pienamente fruibile>.

Con questo protocollo il Comune rinnova pertanto la sinergia con il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia – Calabria (ex Genio Civile Opere Marittime) dal quale aveva ricevuto collaborazione già negli anni scorsi, dal 2010 al 2013, per i progetti relativi ai due stralci di lavori per la realizzazione di opere di protezione e difesa dell’ultimo tratto del Lungomare Fata Morgana crollato a causa del fenomeno dell’erosione acuito dalle straordinarie condizioni meteo-marine.

Purtroppo lo stesso problema si è ripetuto l’inverno appena trascorso in un punto successivo dello stesso tratto del lungomare Fatamorgana (vedi foto n.1). Così l’intervento effettuato negli anni scorsi, costato complessivamente circa 300mila euro, sarebbe risultato soltanto una soluzione tampone visto che la forza delle mareggiate ha provocato nuovi danni.

La stessa soluzione tampone si prospetta però nuovamente visto che lo scorso 3 aprile attraverso una nota l’Amministrazione comunale annunciò di aver dato incarico agli uffici tecnici comunali di attivarsi con urgenza per il ripristino della strada litoranea di Tonnarella crollata in seguito agli eventi calamitosi dello scorso inverno. “Si tratta –si legge in quella nota- di una spesa elevata ma necessaria senza la quale la stagione balneare alle porte sarebbe seriamente compromessa. Questi lavori saranno comunque parte di un progetto più ampio di sistemazione definitiva dell'intero litorale”.

L'assessore ai Lavori Pubblici Silvano Bonanno sottolineò: “abbiamo dovuto fare salti mortali per reperire le somme in bilancio stante che i trasferimenti da Stato e Regione sono sempre più esigui. Comunque, quelle che realizzeremo saranno opere importanti che ci consentiranno di proseguire sulla strada della salvaguardia delle nostre coste. Entro le stagione estiva -concluse Bonanno- i lavori saranno completati”.

Il problema dell’erosione delle coste mazaresi fu affrontato lo scorso dicembre nell'ambito di una giornata di studi sull'erosione dei litorali in Sicilia, organizzata dall'Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia con il patrocinio del Comune di Mazara, dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente e dell'Università degli Studi di Palermo, e svoltasi al Teatro Garibaldi di Mazara.

In quell’occasione il geologo Roberto Gallo (componente della nuova Commissione Terremoto del Comune) parlò del problema ed avanzò la possibilità di una soluzione definitiva: frangiflutti artificiali capaci di smorzare le mareggiate ed al tempo stesso di ripascere la spiaggia di Tonnarella. “La prognosi è grave – disse Gallo enucleando i contenuti del proprio intervento sulla evoluzione morfodinamica delle spiagge di Mazara, già sottoposto all'attenzione dell'Amministrazione comunale e di altri enti competenti - La nostra spiaggia (Tonnarella ndr.) non era così, aveva tutt'altra forma.

Così ho cercato di capire che cosa sia successo, come si è evoluta questa spiaggia e perché. Grazie a Google Earth ho potuto guardare e analizzarla dall'alto, effettuando un analisi a ritroso nel tempo. Ho visto cosa è successo nel nostro litorale dal 2003 ad oggi. Non è un approccio scientifico ma basta a capire la problematica".

Il geologo Gallo (in foto n.2 durante il suo intervento), confrontando le diverse immagini satellitari che ritraggono la costa nel corso degli anni, partendo da lontano, spiegò come la costruzione del gasdotto che collega Algeria e Italia passando per la Tunisia - ed in particolare il punto in cui i fasci di tubi approdano sulla terraferma presso Capo Feto per dirigersi verso la centrale del gas - abbia contribuito, assieme alla costruzione del porto nuovo ad accelerare il fenomeno di erosione della spiaggia di Tonnarella.

A protezione delle condotte del gas è stato infatti costruito un vero e proprio pennello di pietra molto vasto in lungo e in largo e a quasi 50 cm dal livello dell'acqua che ha contribuito a proteggere dalle mareggiate di Scirocco il metanodotto e a preservare dall'erosione la spiaggia dunosa di Capo Feto a Ovest (qui non esiste erosione, anzi) ma, viceversa, ha fatto sì che le masse d'acqua si spostassero verso Est, frangendosi verso l'arco della spiaggia del Lungomare Fata Morgana.

E i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti: la costa che si assottiglia sempre di più, la sabbia scomparsa, il mare che avanza fagocitando muretti di protezione e strada, i continui recenti lavori di contenimento che per la prevenzione dell'erosione servono a poco, destinati unicamente a ripristinare la sede stradale danneggiata. "Oggi la spiaggia di Tonnarella è un sistema chiuso, stretto a Ponente e a Levante da metanodotto e Porto –affermò Gallo– ma con interventi organici ed integrati e con la collaborazione dei diversi Enti ed attori coinvolti potremmo fare qualcosa per far ritornare la vecchia spiaggia".

Francesco Mezzapelle

20-05-2015 11,45

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