Strada crollata a Tonnarella: lavori non ancora iniziati. Si aspetta la prossima estate?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
01 Novembre 2015 12:38
Strada crollata a Tonnarella: lavori non ancora iniziati. Si aspetta la prossima estate?

Il tratto di strada crollato, a causa delle forti mareggiate lo scorso inverno, del lungomare Fata Morgana compreso tra il civico 138 e la Via della Resistenza rimarrà per metà transennato, dopo esserlo stato per tutta l'estate scorsa, anche per tutto l'inverno? In altre parole: quando inizieranno  i lavori per il ripristino del tratto stradale? Ma non dovevano inziare a settembre? Forse i lavori iniziati, e quindi completati, prima dell’inizio della prossima stagione balneare?.

Lo scorso agosto l’Amministrazione comunale, attraverso una nota, aveva annunciato l'aggiudicazione del pubblico incanto per i lavori urgenti del ripristino funzionale infrastrutture del tratto di lungomare crollato. Ad aggiudicarsi la gara è stata la ditta "Il Costruire Sas" di Alcamo,  oggi però nessuna notizia circa l’inizio dei lavori. Perchè? Probabile che si aspetti la fine dell'inverno per evitare qualche altra sorpresa? Ma nel frattempo il maltempo potrebbe anche peggiorare la situazione? Insomma interrogativi diversi sulla questione.

La ditta di Alcamo si è aggiudicata i lavori con un'alta  percentuale di ribasso (questa è diventa d'altronde la consuetudine in Sicilia, i problemi sorgono successivamente): il 38,24% sull'importo a base d'asta di 164.462,03 euro. L’importo complessivo dell’appalto è di € 213.494,14  prevedendo € 2.728,34 per oneri di sicurezza ed € 66.505,86 per costo della manodopera non soggetti a ribasso.

“Grazie alla collaborazione con il Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche, i nostri uffici –aveva dichiarato in una nota lo scoorso 8 giugno il sindaco Nicola Cristaldi- hanno predisposto un progetto che ci consentirà il recupero del tratto di lungomare in tempi brevi ma ci permetterà altresì di mettere in sicurezza il tratto Est del lungomare per gli anni futuri. Realizzeremo questi interventi con fondi comunali”.

"L’intervento oggetto dell’appalto –si legge sempre in quella nota- persegue prioritariamente obiettivi di difesa delle aree urbane e delle infrastrutture concretamente minacciate dal moto ondoso e il ripristino delle condizioni ottimali per il transito veicolare e pedonale nonché l’uso delle spiagge limitrofe per la diretta fruibilità a fini balneari per non arrecare pregiudizio all’offerta turistica. Previsti, in particolare: la realizzazione di un muro costituito da massi artificiali in calcestruzzo dalle dimensioni che variano sulla base della morfologia dei luoghi dove saranno istallati, che consentirà l’immediato ripristino della sede viaria, mentre il compito di frangiflutti sarà affidato a degli scogli artificiali di II categoria che saranno realizzati al termine della stagione estiva".

Quindi la novità è la collocazione di “scogli artificiali”. Ricordiamo che qualche anno fa lo stesso tipo di crollo aveva riguardato il tratto successivo in direzione Capo Feto. Perchè in quell’occasione non erano stati previsti i flangiflutti artificiali che avrebbero forse evitato il nuovo crollo? Così l’intervento effettuato qualche anno fa, costato complessivamente circa 300mila euro (vedi la grandissima quantità di cemento utilizzata per proteggere il tratto di strada ripristinato), sarebbe risultato soltanto una soluzione tampone visto che la forza delle mareggiate ha provocato nuovi danni.

Il problema dell’erosione delle coste mazaresi fu affrontato lo scorso dicembre nell'ambito di una giornata di studi sull'erosione dei litorali in Sicilia, organizzata dall'Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia con il patrocinio del Comune di Mazara, dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente e dell'Università degli Studi di Palermo, e svoltasi al Teatro Garibaldi di Mazara.

In quell’occasione il geologo Roberto Gallo (che è anche componente della nuova Commissione Terremoto del Comune) parlò del problema ed avanzò la possibilità di una soluzione definitiva: frangiflutti artificiali capaci di smorzare le mareggiate ed al tempo stesso di ripascere la spiaggia di Tonnarella. Il geologo Gallo, confrontando le diverse immagini satellitari che ritraggono la costa nel corso degli anni, partendo da lontano, spiegò come la costruzione del gasdotto che collega Algeria e Italia passando per la Tunisia - ed in particolare il punto in cui i fasci di tubi approdano sulla terraferma presso Capo Feto per dirigersi verso la centrale del gas - abbia contribuito, assieme alla costruzione del porto nuovo ad accelerare il fenomeno di erosione della spiaggia di Tonnarella.

A protezione delle condotte del gas è stato infatti costruito un vero e proprio pennello di pietra molto vasto in lungo e in largo e a quasi 50 cm dal livello dell'acqua che ha contribuito a proteggere dalle mareggiate di Scirocco il metanodotto e a preservare dall'erosione la spiaggia dunosa di Capo Feto a Ovest (qui non esiste erosione, anzi) ma, viceversa, ha fatto sì che le masse d'acqua si spostassero verso Est, frangendosi verso l'arco della spiaggia del Lungomare Fata Morgana.

E i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti: la costa che si assottiglia sempre di più, la sabbia scomparsa, il mare che avanza fagocitando muretti di protezione e strada, i continui recenti lavori di contenimento che per la prevenzione dell'erosione servono a poco, destinati unicamente a ripristinare la sede stradale danneggiata. "Oggi la spiaggia di Tonnarella è un sistema chiuso, stretto a Ponente e a Levante da metanodotto e Porto –affermò Gallo– ma con interventi organici ed integrati e con la collaborazione dei diversi Enti ed attori coinvolti potremmo fare qualcosa per far ritornare la vecchia spiaggia".

Ovviamente un altro interrogativo: perchè nessuna amministrazione comunale mazarese in questi anni ha mai chiesto alla Snam proprietaria della centrale di smistamento a Capo Feto di contribuire ad un progetto di ripascimento della costa? (eppure i mazaresi da questa centrale non hanno mai ricevuto direttamente nessun beneficio (forse in passato qualcuno è stato assunto grazie a qualche politico), ad esempio: il prezzo del gas metano lo pgano con tariffazione a partire da San Donato Milanese). 

In attesa di una soluzione definitiva del problema (speriamo davvero che la nuova soluzione dell’Amministrazione possa prevenire altri crolli) nel frattempo i residenti in quel tratto di Tonnarella, dove vi sono molte villette abitate anche nelal stagione invernale, vivono quotidianamente dei disagi per uscire da casa (devono percorrere una strada interna parallela al lungomare per raggiungere la via del mare) e tornarvi (costretti a percorrere quel tratto ristretto della carreggiata). Per non parlare dei bagnanti che quest'estate affollavano irresponsabilmente quel tratto di spiaggia con alle spalle la strada crollata e transennata. (vedi foto n.1 e n.2).

Francesco Mezzapelle

01-11-2015 13,30

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