Scarcerato per "buona condotta" Leonardo Ciaccio, ritenuto uno degli uomini più vicini a Matteo Messina Denaro, catturato in un blitz a Palermo nel 2023 e deceduto pochi mesi dopo per una malattia. Il via libera, secondo le indiscrezioni riportate da "La Stampa" online, è arrivato dal Tribunale della libertà dell'Aquila e dal Comune di Sulmona dove l'ex detenuto potrà lavorare. Secondo quanto disposto dall'autorità giudiziaria, Ciaccio potrà completare la sua condanna all'ergastolo, inflitta dalla Corte d'Appello di Palermo, con una pena accessoria.
Potrà infatti lavorare come volontario nella Biblioteca museale di Sulmona, La decisione sarebbe stata presa per "l'irreprensibile condotta tenuta durante la detenzione" da Ciaccio, ritenuto da sempre il "braccio destro" dell'ex padrino di Castelvetrano ed uno dei pochi ad averne raccolto le confidenze. In passato Ciaccio è stato coinvolto nel maxi processo "Omega" contro la mafia trapanese. Il via libera del tribunale de L'Aquila ha generato molte polemiche e preoccupazioni all’interno della comunità di Sulmona, “considerata la caratura del personaggio e i precedenti sul territorio”.