Scandalo-Tutino, Il sindaco Nicola Cristaldi: “Crocetta deve dimettersi”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Luglio 2015 12:55
Scandalo-Tutino, Il sindaco Nicola Cristaldi: “Crocetta deve dimettersi”

Il sindaco Nicola Cristaldi, dopo alcuni mesi, torna a chiedere le dimissioni del presidente della Regione Sicilia e lo fa nel giorno in cui è scoppiato un nuovo scandalo che coinvolge lo stesso Crocetta dopo le rivelazioni de L'Espresso a proposito delle dichiarazioni di Matteo Tutino.

“Se queste affermazioni del dott. Matteo Tutino, a proposito di quanto scrive L'Espresso, sono vere –ha sottolineato Cristaldi- mantenere un presidente della Regione come Crocetta è una vergogna senza limiti. Crocetta va cacciato e va presentata immediatamente una mozione di sfiducia all'Ars perché si dimetta il governo e si vada ad elezioni. Qui non si tratta di piccoli incidenti politici. Come può un Presidente della Regione stare in silenzio davanti a tali considerazioni e come ha potuto non denunciare il suo medico personale"?

Ecco quanto si legge oggi nel sito de L’Espresso sulla vicenda:

“Lucia Borsellino «va fermata, fatta fuori. Come suo padre». Come Paolo Borsellino, il giudice assassinato il 19 luglio 1992. Sono parole pesantissime, intercettate pochi mesi fa. A pronunciarle non è un boss, ma un medico di successo: Matteo Tutino, primario dell’ospedale palermitano Villa Sofia. All’altro capo del telefono c’è il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che ascolta e tace. Non si indigna, non replica: nessuna reazione di fronte a quel commento macabro nei confronti dell’assessore della sua giunta, scelto come simbolo di legalità in un settore da sempre culla di interessi mafiosi.

Lo rivela l'Espresso nel numero in edicola domani.Rosario Crocetta e Matteo Tutino hanno condiviso molto. Il chirurgo estetico da anni è il suo medico personale. Un rapporto intenso, proseguito fino all’intervento della magistratura che il 29 giugno lo ha arrestato con l’accusa di falso, abuso d'ufficio, truffa e peculato, contestando un intreccio perverso tra incarichi pubblici e affari privati. Anche in quelle ore, Tutino ha chiamato Crocetta sul cellulare per avvertire il più famoso dei suoi pazienti: «Mi stanno arrestando».Non ha avuto nessun sostegno, soltanto il consiglio di rivolgersi a un buon avvocato.

Gli stralci di queste intercettazioni sono confermate dai magistrati e dagli investigatori che lavorano all’inchiesta: questa volta, dicono, «si va fino in fondo».L’indagine è solo all’inizio e promette un autunno caldissimo nei palazzi del potere palermitano. Ma il primo effetto è arrivato proprio con le dimissioni di Lucia Borsellino, per scelta etica e perché ha scoperto di essere bersaglio delle offese del medico personale del suo presidente.

Il segnale arriverà forte e chiaro: né Lucia, né i suoi familiari parteciperanno quest’anno alla commemorazione della strage di via D’Amelio”.

Francesco Mezzapelle

16-07-2015 14,45

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