Salvate il pittore Salvino Catania

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Agosto 2013 08:04
Salvate il pittore Salvino Catania

"I servizi sociali devono intervenire per evitare che si consumi una tragedia". Questo è quanto ha affermato ieri mattina un cittadino, residente in via Roma e vicino di casa del noto pittore mazarese Salvino Catania.

L'uomo, da anni affetto da psicosi, ieri mattina è uscito dalla sua casa dove vive da sempre, un vecchio stabile (vedi foto scattata ieri mattina) a due piani che si trova in evidente stato di degrado, e seminudo ha iniziato ad inveire contro vicini e passanti e poi si è buttato per terra. Così è stata chiamata la Polizia Municipale. Alla vista degli agenti, l'uomo si è barricato dentro casa. Gli agenti temendo il peggio, hanno avvertito i vigili del fuoco e 118 con automedica. Appena entrati i vigili del fuoco si sono accorti delle gravi condizioni igieniche della residenza: senza acqua e luce, pavimento pericolante, immondizia ovunque. Catania ha reagito malamente inveendo, così e stato necessario l'intervento di una psichiatra. I vigili urbani hanno redatto un verbale e poi il sindaco Nicola Cristaldi ha firmato una determina per sottoporre l'uomo ad un trattamento sanitario obbligatorio.

Così un vicino di casa che nella stessa mattinata ha subito da parte di Catania la foratura della gomma destra anteriore della sua Wolkswagen A3 ha affermato: "sono anni che ormai dobbiamo assistere alle gravi crisi dell'uomo. Mi chiedo perché i servizi sociali del Comune non sono mai intervenuti per trasferirlo in una struttura adeguata? Non è giusto lasciare una persona in tali condizioni in balia di se stesso ed in quell'ambiente nemmeno adatto come stalla. Quando sta così è pericoloso –ha sottolineato- anche per gli altri, vedi qualche giorno fa quando ha gettato dal primo piano un motorino dell'acqua, fortunatamente non ha colpito nessun passante".

Salvino Catania, 68 anni, appartenente a quella che una volta era una delle famiglie più benestanti in città, è solito vagare nel centro storico, con sottobraccio una tela appena dipinta. tantissimi, centinaia i quadri da lui realizzati. A parte un brevissimo periodo di insegnamento, ha condotto una vita "sulla strada". Lui stesso ammette la sua "follia", probabilmente avvenuta a seguito di una travagliata convivenza con una donna in passato, ed ogni tanto, quasi una volta al mese, scompare per qualche giorno perché sottoposto a qualche cura. Adesso le sue condizioni sono peggiorate e l'uomo rischia quotidianamente che gli accada qualcosa di brutto in quella casa pericolante, colma di immondizia ed illuminata al suo interno da un pericoloso lumicino a gas.

20-08-2013 10,00

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