Safina (PD): "Assistenza disabili a scuola, basta ritardi. Istituire il ruolo regionale ASACOM"

Nuovo disegno di legge depositato all’Ars dal deputato regionale trapanese

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Ottobre 2025 12:46
Safina (PD):

"La scuola dell’inclusione non può dipendere dai ritardi della burocrazia o dai bilanci dei Comuni. Gli alunni con disabilità hanno diritto a un’assistenza stabile, continua e qualificata”.

Con queste parole il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina annuncia il deposito del Disegno di legge per l’istituzione del ruolo regionale degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione personale (ASACOM), una riforma che punta a rendere strutturale e garantito un servizio essenziale per l’integrazione scolastica.

Con questo provvedimento - spiega Safina, primo firmatario del Ddl - vogliamo porre fine ai ritardi e alle interruzioni che ogni anno, all’avvio dell’anno scolastico, penalizzano centinaia di studenti e famiglie. L’inclusione non può essere un lusso né un favore: è un diritto costituzionale. La Regione deve farsene carico in modo diretto e continuativo”.

Il disegno di legge, presentato con il sostegno della deputata nazionale Giovanna Iacono, della parlamentare regionale Valentina Chinnici e dell’intero gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, prevede la creazione di un ruolo regionale ASACOM presso l’Assessorato della Famiglia, con personale reclutato e assegnato agli enti locali secondo criteri condivisi e trasparenti.

L’obiettivo è duplice: assicurare la piena continuità del servizio agli studenti e garantire stabilità lavorativa agli assistenti, oggi costretti in un sistema frammentato e precario.

Il provvedimento si inserisce nel solco della Legge 104/1992 e del d.lgs. 66/2017, che riconoscono il diritto all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione come elemento fondamentale dell’inclusione scolastica.

Questo disegno di legge — sottolinea Safina — restituisce certezza e dignità a chi lavora ogni giorno accanto ai nostri studenti più fragili. Significa una scuola più giusta, più umana, più efficiente. È un atto di responsabilità verso i ragazzi e le loro famiglie, ma anche verso gli assistenti che da anni garantiscono il servizio in condizioni di precarietà inaccettabili”.

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