Rinnovo concessione metanodotto, prima il Comitato 2016 e poi il silenzio…Adesso comparso l’avviso in Comune

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Giugno 2014 15:25
Rinnovo concessione metanodotto, prima il Comitato 2016 e poi il silenzio…Adesso comparso l’avviso in Comune

All'indomani del ballottaggio che ha visto la riconferma a sindaco di Nicola Cristaldi, sull'albo pretorio online del comune mazarese è stata pubblicata la richiesta di rinnovo trentennale delle due concessioni demaniali riguardanti il tratto del gasdotto che ricade a Mazara.

Si tratta di area che complessivamente ammonta, tra mare e terra, a circa 100.000 metri quadrati. La richiesta, indirizzata alla locale capitaneria di porto, è stata avanzata dalla società milanese "Mariconsult" per conto della "Transmediterranean Pipeline company": quest'ultima è una società partecipata al 50% dall'Eni e dall'ente di stato algerino Sonatrach, è titolare delle due concessioni in oggetto ed è proprietaria del gasdotto che si snoda lungo i 155 chilometri che separano Mazara dalla città tunisina di Capo Bon. L'obiettivo della società è quello di ottenere il rinnovo trentennale e di unificare in un'unica concessione le due precedentemente ottenute dallo Stato.

Dalla data pubblicazione (vedi foto in sequenza) all'albo pretorio vi sono venti giorni entro il quale potranno essere avanzate eventuali osservazioni: in caso contrario, la capitaneria procederà nell'iter di rilascio della concessione. Le due concessioni sono scadute nel 2009: nelle more del rinnovo, la società ha provveduto al pagamento dei canoni demaniali fino allo scorso 31 dicembre. L'iter per il rinnovo e l'unificazione delle stesse concessioni è partito, invece, nel 2010.

Quello del rinnovo della concessione con l'Eni, società proprietaria dell'impianto nel quale arriva il gas dall'Algeria, è stato un tema affrontato in campagna elettorale dal candidato sindaco Roberto Frazzetta il quale però a venti quindici dal primo turno di elezioni, il 25 maggio, ha deciso improvvisamente di "non strumentalizzare" più l'argomento.

Frazzetta, che al ballottaggio ha appoggiato ufficialmente la candidatura del sindaco Cristaldi, sostenne la nascita del comitato civico "Mazara 2016". "Il Comitato –si leggeva in una nota- che non ha scopo di lucro, né diretto né indiretto, promuove ogni iniziativa, autofinanziata dai volontari aderenti, idonea ad incentivare e rendere effettiva la partecipazione democratica della cittadinanza all'azione amministrativa del Comune di Mazara del Vallo ed al dialogo con le istituzioni locali".

Responsabili delle relazioni esterne del Comitato erano il dott. Fabrizio Hopps ed il filmaker Marco Tumbiolo; il direttivo del Comitato aveva assicurato che l'attività del comitato non fosse strumentale alla candidatura di Frazzetta, presidente onorario del Comitato, il quale però in più interventi aveva annunciato la possibilità di azzerare la disoccupazione giovanile in pochi mesi grazie ad alcune rassicurazioni e clausole contrattuali in occasione del rinnovo della concessione con l'Eni.

"Obiettivo del Comitato –così si aggiungeva nella stessa nota- è lo svolgimento di attività di informazione e controllo in merito alla competenza del Comune per il raggiungimento delle migliori condizioni contrattuali con Eni in prospettiva del rinnovo del contratto, che scade nel giugno 2016, della concessione trentennale del grande impianto Snam di Capo Feto".

In quell'impianto fino a qualche anno fa, attraverso un gasdotto marino, passavano ogni ora circa 3 milioni di metri cubi di gas metano, adesso ne passano appena 600.000, provenienti dall'Algeria e diretti in Europa. Trent'anni fa la concessione venne stipulata dal Comune con l'allora Siciliana Gas, oggi in capo alla Italgas del Gruppo Eni.

Pensavamo che il dibattito circa il rinnovo della convenzione con l'Eni per l'impianto di Capo Feto potesse infuocarsi con l'approssimarsi della scadenza elettorale invece come per magia tutto si è affievolito e spento fino al silenzio nel turno di ballottaggio. Eppure si tratta di tema caldo considerato che ad oggi, nessuna delle amministrazioni succedute negli ultimi trent'anni hanno ridiscusso le condizioni per la concessione e l'erogazione del gas metano per i cittadini mazaresi che pur avendo nel proprio territorio un impianto strategico, e molte volte dichiarato sensibile per eventuali azioni di sabotaggio terroristico, pagano il gas più dei milanesi in quanto la tariffazione del servizio sarebbe calcolata a partire dalla sede legale di San Donato Milanese.

Qualche anno fa questione fu pure sollevata dall'ex coordinatore locale del Pd, Caterina Agate, che attribuì il depauperamento della spiaggia di Tonnarella alla deviazione delle correnti provocata dalle tubature del gas che arrivano dall'Algeria; il Pd, anche in Consiglio comuanle con Giacomo Mauro, denunciò il rischio di arrivare alla proroga tacita della convenzione senza ridiscuterne le condizioni.

Francesco Mezzapelle

13-06-2014 17,25

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