Referendum, MsS, l’eurodeputato Corrao critica i facili entusiasmi: “Siamo inesistenti sui territori, così faremo la fine dell’Udeur”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Settembre 2020 10:01
Referendum, MsS, l’eurodeputato Corrao critica i facili entusiasmi: “Siamo inesistenti sui territori, così faremo la fine dell’Udeur”

Dopo la vittoria del Referendum in molti all’interno del 5 stelle hanno esultato per la vittoria, tacendo della debacle alle regionali. L’euro-parlamentare Ignazio Corrao, da sempre equilibrato nelle sue valutazioni e voce critica all’interno del movimento , con un lungo post su Facebook ha dato un’analisi molto più veritiera. Ve la proponiamo :   “Il risultato politico del taglio dei parlamentari il MoVimento 5 Stelle lo ha raggiunto in parlamento, quando forti dei propri numeri si è costretto (quasi) tutti i partiti a venirci dietro su una cosa tanto semplice quanto impossibile da realizzare, perché se pubblicamente tutti dovevano apparire d’accordo, sottobanco ogni partito avrebbe preferito avere qualche decina di peones in più da nominare e far contenti con i ricchi emolumenti e privilegi parlamentari.

Questa è stata l’indiscutibile vittoria del m5s sul taglio dei parlamentari, costringere i partiti a votarla.   Una volta che si è ottenuta l’approvazione in parlamento era difficilmente pensabile che i cittadini italiani si immolassero per difendere poltrone e privilegi di politici nominati dai partiti, contro i partiti che ti dicono di tagliarli. Credo che la vittoria del SI a questo referendum fosse ampiamente prevedibile ed il merito politico del m5s, di averla realizzata, non è oggi.

Ma esattamente un anno fa, 8 ottobre 2019, data di ultima approvazione in parlamento. Anzi, siccome questa è una riforma che nella vita dei cittadini non cambia nulla e non risolve nessuno dei loro problemi, è bene dire che se non si rimettono le preferenze (che mancano dal 1992) avremo semplicemente 600 nominati al posto di 945 nominati.   Bisogna inoltra avere la maturità di dirci che il SI di oggi alla riforma è lontano anni luce da poter essere considerato un voto “a favore” del m5s o di chi lo gestisce.

Come è facile capire dai risultati elettorali che invece sono il disastro più assoluto.   Che ci sia euforia, tra i miei colleghi, per questo risultato, lo trovo fuori luogo e fuorviante. Perché oggi dovremmo tutti stare a testa bassa e riflettere su come ci siamo ridotti a questi numeri e quali sono le responsabilità. Oggi si registra una disfatta senza precedenti del m5s, che dopo aver dimezzato le percentuali alle europee l’anno scorso continua a correre a velocità spedita verso il fondo.

  Cosa c’è da essere contenti per chi ha gestito (senza congressi e confronti) il movimento portandolo ad essere quasi inesistente nelle regioni del nord e del centro e irrilevante al sud, dove eravamo fortissimi fino a all’altro ieri?   Fino a 2 anni e mezzo fa sfidavamo da soli corazzate di 11 liste (Sicilia) giocandocela fino in fondo, con forza, determinazione e idee. Adesso siamo vicini alla dicitura “altri” in Regioni in cui ci presentiamo con Ministri e Sottosegretari.

  L’unica cosa che possiamo fare è pretendere un Congresso immediato e democratico, aperto fisicamente ad attivisti e portavoce locali, in cui si fissino velocemente nuovi obiettivi, visioni ed idee, nuove strutture e nuove persone che debbano perseguirli, ringraziando chi ha portato avanti il programma fino ad oggi. Ma l’alternanza e la discontinuità al potere sono essenziali per la democrazia e il buon governo. Se non si svolta immediatamente (un congresso in realtà andava fatto dopo il disastro delle europee) e si va avanti così, il futuro del fu m5s è qualcosa di simile all’UDEUR.” On .

Ignazio Corrao

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