Progetto Pantelleria T.V.B. e il corteo della legalità

Inaugurato il murales dell’artista Hira

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Maggio 2024 19:39
Progetto Pantelleria T.V.B. e il corteo della legalità

Un corteo per onorare la memoria del giudice Giovanni Falcone è partito da Piazza Cavour. Una piazza gremita di gente, non solo di rappresentanti delle autorità civili e militari ma soprattutto di giovani di scuole e associazioni locali che hanno aderito al progetto Pantelleria T.V.B. (Territorio Volontariato Bene Comune). Un progetto di promozione della legalità e del bene comune, in cui la street art diviene strumento di sensibilizzazione e coinvolgimento attivo della comunità. Centinaia di giovani uniti per dare forza a una parola che è anche un sentimento comune: LEGALITÀ.

Dopo una prima breve sosta sotto le mura del castello dove una targa mantiene viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per combattere le mafie e per riaffermare i valori di legalità e libertà, il corteo ha proseguito verso il parcheggio di via Napoli. Lì l’artista Hira, nell’ambito delle attività del progetto, ha realizzato, insieme agli studenti dell’Omnciomprensivo, il murales “Street Art in Memoria di Uomini e Idee Coraggiosi”. E proprio di fronte a questo murales sono stati ricordati il Giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, e tutte quelle persone che hanno sacrificato la loro vita per servire lo Stato.

Un ricordo fatto attraverso le parole di Adele Pineda, vicesindaca, Giuseppe Cipriani, Comandante della Stazione dei Carabinieri, Simona Scialanga, docente dell’Omnicomprensivo, e Diego Lo Porto, presidente dell’Associazione Centro di Solidarietà di Castellammare e capofila del progetto T.V.B.

Il Comandante Cipriani ha sottolineato i valoro della legalità e della libertà che accomunano tutti noi. “La legalità è un modo per esprimere chi siamo” ha detto. “Legale vuol dire conforme alla legge. Ma legalità è qualcosa di più profondo. Perché ci permette di capire quali sono i nostri diritti e i nostri doveri. E quali gli strumenti per farli rispettare. Legalità è un sentimento culturale che tutti noi dovremmo nutrire”. Ricordando poi il giudice Falcone ha aggiunto “Un uomo delle Istituzioni con un profondo senso dello Stato. Ha vissuto e lavorato, poi pagato con la vita il suo forte sentimento di giustizia per una società libera dalla prepotenza e dall’oppressione delle mafie. Spezzando le catene della paura e del silenzio. Ridestando la società civile”.

Parole che hanno risuonato ancora più forti di fronte a un murales dal profondo significato simbolico. Parole in contrapposizione con lo sguardo e il sorriso disarmanti di una bambina che cancella, con colori e speranza, la ferocia degli uomini. E delle loro guerre. “Notizia di ieri è che i bambini morti non sono più 10 mila ma 15mila. In tutto 40mila compresi gli adulti” ci dice l’artista Hira. “La guerra è a un’ora di aereo da qui. Falcone e Borsellino sono importanti e lo rimarranno per sempre ma la guerra, secondo me, oggi, ha un valore maggiore. Questi bambini innocenti muoiono ogni giorno senza motivo. Si svegliano e muoiono solo per il fatto di essere nati in quella Striscia. Questo è il significato di quest’opera”.

Gli studenti della scuola hanno partecipato con grande attenzione e curiosità alla realizzazione del murales e della scelta originale del soggetto da parte di Hira. “Si sono fatti coinvolgere. Li ho visti molto attivi e mi è piaciuta questa cosa. Mi ha colpito perché anche loro hanno apprezzato il tema. Non vedere sempre le solite macchine saltate in aria. Promuoviamo la positività”.

E la fiducia verso il futuro, facendo nostre le parole di Giovanni Falcone: “Gli uomini passano. Le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Di altri uomini giusti.

Giuliana Raffaelli

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