Il 10 luglio scorso si è tenuta innanzi al Tribunale di Marsala un'altra udienza del processo che vede Antonio Ignazio Correra imputato di bancarotta fraudolenta e truffa allo Stato. L'udienza è stata dedicata allesame del consulente tecnico della difesa rappresentata dall'avvocato mazarese Antonino Carmicio e dal napoletano Antonio Ciotola. Il commercialista napoletano, dott. Crescenzo Messina, dopo un' articolata analisi ha concluso osservando che, a suo giudizio, "non è dato ravvisare alcuno dei fatti che tipicamente si ravvisano nelle ipotesi di bancarotta frauolenta".
Molti sono gli elementi, ha osservato il CTP che escluderebbero la configurabilità della bancarotta fraudolenta: riprendendo e approfondendo quanto già evidenziato in precedenza dal Rag. Ignazio Urso (testimone comune di accusa e difesa) il dott. Messina ha ricostruito, contabilità alla mano, pagamenti effettuati dalla Kemical Green in favore dei creditori per complessivi 2.500.000 a fronte di un volume di affari, nel triennio 2007/2010 di circa 3.000.000; ha evidenziato la presenza di fideiussione personale del Correra in favore della Kemical Green, ha riportato come, in alcune cicostanze, l'imputato abbia riversato nei conti correnti della società fondi provenienti da suoi conti correnti personali e, addirittura, l'effettuazione di pagamenti ad alcuni fornitori superiori di circa 72000 euro rispetto a quanto effettivamente dovuto.
Tutto questo e altro, conclude il consulente tecnico della difesa, evidenzia la mancanza di una volontà fraudolenta del Correra. Il processo è stato ora rinviato alla udienza del 18.07 prossimo per la nomina del consulente tecnico di ufficio da parte del Tribunale che, alla luce di questa diversa ricostruzione dei fatti ha deciso di affidare incarico a un proprio consulente tecnico.