Avrebbe minacciato negli ultimi mesi gli operai della ditta "Metalwood" che stava eseguendo i lavori di manutenzione straordinaria del ponte sul fiume Arena e che nei giorni scorsi ha deciso di lasciare il cantiere dei lavori. Si tratta di un pregiudicato mazarese, classe 65, che è stato identificato pertanto dai carabinieri della locale Compagnia dei carabinieri di Mazara del Vallo a seguito delle denunce da parte della stessa ditta. Saranno le indagini in corso a stabilire le responsabilità del 58enne.
Indagini in corso anche per quanto avvenuto lo scorso 30 maggio quando, in pieno giorno, nello stesso cantiere dei lavori, è andato in fiamme un mezzo elevatore con gru; è stato il dott. Raimondo Cerami, commissario del Libero Consorzio comunale di Trapani, lo scorso 9 giugno -attraverso la nota- ad attribuire a cause di natura dolosa il fatto che avrebbe contribuito-sempre secondo lo stesso dott. Cerami- alla decisione della ditta di lasciare il cantiere. A questo punto sorgono diversi interrogativi: come è possibile che l'azione isolata di un singolo abbia influito sulla decisione della Ditta di interrompere i lavori quando al loro completamento mancavano -come asserito dal commissario dell'ex provincia- una decina di giorni? Come sarebbe stato possibile un presunto atto doloso all'interno del cantiere ove da mesi si registra la presenza H24 di un servizio di sicurezza? Quando riprenderanno i lavori (interrotti nell'ultima fase di rifinitura) il cui cronoprogramma, in quasi due anni dalla chiusura del ponte (9 settembre 2021), è stato periodicamente modificato allungando la data di fine dei lavori oltre i 300 giorni? La riapertura del ponte in tutte e due le corsie nel pomeriggio dello scorso 7 giugno è avvenuta con adeguata certificazione di agibilità della struttura a seguito delle prove di carico effettuate lo scorso agosto dopo la sostituzione dei pendini ammalorati?
Francesco Mezzapelle