Si è svolta a Palermo, presso la sede centrale di Banca Nuova, la riunione dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo. Il Dott. Giammaria Amato, Direttore Commerciale di Banca Nuova, ha aperto i lavori dando il benvenuto ai componenti dell’osservatorio e agli stakeholder della Pesca.
Ad introdurre i lavori è stato l’Ing. Giuseppe Pernice, coordinatore dell’Osservatorio, il quale ha annunciato: “stiamo lavorando, e siamo a buon punto, per presentare delle proposte che coniugano innovazione e sostenibilità ambientale ed economica. L’Osservatorio, attraverso le proprie Commissioni ha lavorato per stilare dei documenti e si è fatto carico di proporli come strumenti per l’utilizzo dei fondi del nuovo Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) in moda da assicurare alla pesca siciliana, in questo momento di drammatica crisi, maggiore competitività, occupazione ed innovazione; l’auspicio è quello che la Regione Siciliana ne tenga conto predisponendo dei bandi ad hoc”.
Nel corso dell’incontro si è parlato della necessità di rafforzare cooperazione tra ricerca scientifica, Istituzioni, mondo bancario e le imprese leader della filiera ittica siciliana e mediterranea. Successivamente si discusso del rinnovo del Patto Distrettuale e dell’avvio del Gruppo di Azione Locale per la Pesca (Fisheries Local Action Groups) del territorio di Marsala, Petrosino, Mazara e Campobello. L’iniziativa è promossa dal Distretto della Pesca e della Crescita Blu e vede il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati del territorio costiero.
Dopo le relazioni presentate dall’Ing. Alessandro Busacca e dal prof, Vincenzo Fazio, si sono riunite quattro Commissioni dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo: Innovazione e Trasferimento tecnologico; Finanza, Mercati ed Accesso al Credito; Ambiente, Sostenibilità e Biodiversità, Blu Growth e Sicurezza Alimentare.
Ha concluso i lavori il Dott. Dario Cartabellotta, Direttore Generale del Dipartimento della Regione Sicilia che ha plaudito al grande lavoro dei componenti dell’Osservatorio. Cartabellotta ha infine illustrato alcuni dati relativi alla chiusura del FEP (2007-20123): “Il FEP si è chiuso nel 2015, è stato caratterizzato da due tipologie di misure, una relativa alla “morte” del sistema pesca che ha visto l’arresto definitivo di 130 imbarcazioni da pesca siciliane. Al contrario –ha spiegato Cartabellotta- nel nuovo FEAMP sono previste soltanto misure incentivanti per l’intera filiera ittica, compresa l’acquacoltura e la trasformazione”.
(Comunicato Stampa)
26/05/2016
{fshare}