Ospedale di Mazara, ieri, oggi e…Forse domani

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Luglio 2020 12:06
Ospedale di Mazara, ieri, oggi e…Forse domani

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa sull'Ospedale "Abele Ajello" di Mazara inviata congiuntamente dal Centro studi "La Voce" e dal centro culturale "Giuseppe Napoli" all’Assessore Regionale alla Salute Avv.Ruggero Razza, al Direttore Generale F.F. ASP Trapani Dr. Gioacchino Oddo, al Sindaco di Mazara del Vallo Dott. Salvatore Quinci. Ecco il testo della nota scritta dai due rispettivi presidenti Girolamo Pipitone e Antonino Ingargiola: "Nessuno può mettere in dubbio che l’Ospedale di Mazara, pre-demolizione, fosse storicamente un ospedale di riferimento per tutta la provincia, con punte di eccellenza e di avanguardia, come la Chirurgia e la Cardiologia. Tutto ciò nonostante il totale disinteresse di autorevoli politici locali e la sistematica discriminazione subita da sempre da parte degli organi di governo regionale. La necessità di una ristrutturazione e la diaspora di tutti i Reparti presso altri presidi ospedalieri hanno di fatto smembrato molte unità operative affiatate e collaudate lasciando in loco una controversa area di emergenza che non sempre ha garantito risposte ottimali ai fabbisogni sanitari di una popolazione di oltre 100 mila abitanti in quanto, da sempre, meta preferita anche dall’utenza dei paesi limitrofi.

Per anni si è temuto che i giochi politici mirassero a non fare riaprire il Presidio e per questo sono state combattute aspre battaglie da parte dei cittadini mentre da parte di certi politici ci si limitava a passerelle e vaghe promesse. Quando finalmente si è riaperto l’Ospedale è apparso subito chiaro che si trattava di una struttura all’ avanguardia da ogni punto di vista ( strutturale, di efficienza, di risparmio energetico, di logistica). In pratica uno dei presidi più moderni di tutta la Sicilia se non del Meridione. Sembravano risolti i problemi della sanità a Mazara ed invece guai maggiori dovevano ancora verificarsi essendo stato l’Ospedale penalizzato e classificato al livello più basso, cioè di Base e quindi con minimi reparti e servizi rispetto ad ospedali più qualificati, in ordine di importanza, di 1° e 2° Livello, secondo i criteri del Decreto Ministeriale 2 Aprile 2015 n.70. Altre battaglie, per un meritato riconoscimento di almeno 1° Livello e per correggere palesi discriminazioni nella assegnazione di importanti Primariati, inspiegabili se non con certa deleteria volontà politica di privilegiare propri “orticelli” in altri Presidi meno qualificati. La realtà attuale è che, dopo aver ottenuto il riconoscimento di Presidio di 1° Livello, l’Ospedale di Mazara è di fatto semivuoto e privo di reparti obbligatoriamente previsti come Rianimazione, Ortopedia–Oculistica-Pediatria (preesistenti) , Oncologia, etc.. Nei Reparti attualmente in funzione brillano di certo la Chirurgia, la Medicina, la Ostetricia e Ginecologia e la Radiologia, ma non mancano criticità, anche macroscopiche, nella Cardiologia. Non va dimenticato che l’unico presidio di Radioterapia, dopo Palermo, di tutta la Sicilia occidentale, è operativo a Mazara. Non si intravede, purtroppo, un deciso intervento da parte della Amministrazione Comunale né di politici locali sia regionali che nazionali e il rischio è che il ..forse domani possa diventare un…..forse mai!!!. Questo breve resoconto storico e dello stato di fatto del Presidio Ospedaliero di Mazara vuole essere uno stimolo alla cittadinanza affinché non si accontenti e non si adagi, dopo la riapertura, sul poco riconquistato ( ma sempre meno rispetto al passato) e continui a lottare per rivendicare una dignitosa adeguata sanità."

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