Nicola Cristaldi candidato a sindaco di Campobello di Mazara? C'è qualche segnale…

I "Futuristi" al centro del confronto fra partiti e movimenti del centro destra. E poi alcune sue esternazioni...

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Maggio 2025 07:56
Nicola Cristaldi candidato a sindaco di Campobello di Mazara? C'è qualche segnale…

Tra aprile e maggio del 2026 Campobello di Mazara andrà al voto per eleggere il nuovo Sindaco successore di Giuseppe Castiglione (già al secondo mandato) e il nuovo Consiglio comunale. Manca poco meno di un anno e i motori della politica si sono accesi da alcuni mesi. E' iniziato pertanto il count-down per le prossime elezioni amministrative e a tal fine sono nati nuovi gruppi civici e si delineano scenari legati anche agli interessi interessi dei grandi partiti nazionali. Si stanno formando le coalizioni che si contenderanno la vittoria per la nuova governance del Comune.

Un ruolo da protagonista in questo scenario lo vuole giocare il movimento "Futuristi" che ha il suo leader-fondatore Nicola Cristaldi, già deputato nazionale, presidente dell'ARS e due volte sindaco a Mazara del Vallo e Calatafimi-Segesta. I "Futuristi" a Campobello hanno nominato quale commissario cittadino Fabrizio Accardi e stanno dialogando attivamente stringendo alleanze con altri movimenti della sfera del centro destra, e crediamo che la stessa cosa possa avvenire nei mesi che verranno con alcuni grandi partiti dell'area di governo.

Nei vari comunicati degli ultimi giorni viene in un certo senso delineato anche l'identikit di colui che potrebbe prendere in mano le redini della cittadina che gode nel suo territorio anche di due belle frazioni turistiche, Tre Fontane e Torretta Granitola; si chiede una "guida forte e autorevole" per un contesto al centro dell'attenzione mediatica in questi anni per essere stata sede dell'ultimo covo del super latitante Messina Denaro. E se fosse proprio Nicola Cristaldi scelto quale candidato a sindaco di Campobello di Mazara? Certo è soltanto un ipotesi (potremmo anche sbagliarci, è messo in conto, e anche esser smentiti..) ma è pur vero che lo stesso non ha mai nascosto il suo interesse per le sorti politico-amministrative della stessa cittadina.

Lo scorso 25 aprile in un video di 3' pubblicato sulla sua pagina facebook intitolato "Campobello di Mazara al bivio tra riscatto e memoria" (Clicca qui), ove ritratti anche alcuni angolo di degrado dello territorio, Cristaldi ha pronunciato queste parole che potrebbero essere un ulteriore segnale..: 

"C'è un silenzio carico di attese nelle strade di Campobello di Mazara. Un silenzio che sa di ferite recenti di sguardi bassi ma anche di una voglia diffusa, seppur timida, di riscatto. Le prossime elezioni amministrative nella cittadina trapanese arrivano in un momento delicato in cui la politica locale è chiamata non solo a rinnovarsi ma anche a reinventarsi. Dopo l'arresto clamoroso di Matteo Messina Denaro, latitante di Stato che aveva scelto proprio Campobello come rifugio, la città è finita sotto i riflettori di tutta Italia, schiacciata tra cronaca nera e interrogativi scomodi.

Ora il nodo politico è chiaro: chi guiderà questa comunità ferita ma non piegata, e soprattutto con quale credibilità? Le forze politiche quelle rimaste operative e capaci di raccogliere il peso della sfida si incontrano si confrontano discutono e tracciano l'identikit del sindaco che verrà. Non basta più un bravo amministratore, servono volti ben precisi ma anche storie pulite, serve competenza, certo, ma anche la capacità di apparire e essere credibili agli occhi di un’Italia che guarda con diffidenza e curiosità a Campobello.

E’ necessario abbattere il muro della sfiducia che si è alzato tra la popolazione e le istituzioni dentro e fuori i confini del paese. L'urgenza non è solo quella di scrivere un programma amministrativo, è quella più ambiziosa, e forse più difficile, di tracciare una strategia di rinascita civile. Restituire a Campobello il volto di una comunità laboriosa, onesta, capace di smarcarsi da una narrazione che l’ha dipinta, ingiustamente per molti, colpevolmente per altri, come connivente o silente.

C'è bisogno di responsabilità da parte della politica che dovrà rinunciare agli schemi ristretti di una logica paesana troppo spesso miope, clientelare autoreferenziale. I cittadini dovranno riscoprire il valore del voto consapevole, libero autonomo. Non sarà semplice, le abitudini consolidate e le reti informali di potere solo dure a morire. Ma qualcosa si muove, lo si percepisce tra chi ha deciso di tornare a esporsi, tra giovani che scelgono di restare e mettersi in gioco tra associazioni che parlano di legalità con voce eterna e occhi lucidi.

Vedremo, certo, ma questa volta più che mai vedere non basterà bisognerà partecipare”. 

Francesco Mezzapelle                

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