Morte di Maria Cristina Gallo, il messaggio dell'on. Giorgio Mulè che denunciò il suo caso pubblicamente

"Ha combattuto la malattia e insieme una battaglia per cercare verità e giustizia"

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Ottobre 2025 09:18
Morte di Maria Cristina Gallo, il messaggio dell'on. Giorgio Mulè che denunciò il suo caso pubblicamente

Riceviamo e pubblichiamo il seguente messaggio inviato dall'on. Giorgio Mulè: 

“Cristina Gallo ci ha lasciati. È stata una mamma tenerissima, una moglie esemplare, un’insegnante innamorata. È stata una combattente irriducibile. Non il caso e neppure la fatalità hanno deviato il corso della sua esistenza: Cristina è diventata simbolo, suo malgrado, di uno di quei casi che si definiscono di malasanità. Pur essendo provata dalla sofferenza, non si è mai arresa. Ha combattuto la malattia e insieme una battaglia per cercare verità e giustizia. Ha combattuto soprattutto per aiutare gli altri.

Sono stato al suo fianco e sono stato orgogliosamente il suo “moschettiere”, come mi ha ripetuto tante volte. Oggi piango la morte di un’amica e di una implacabile guerriera dolcissima. Abbraccio Giorgio che con il suo amore è stato con i figli la vera àncora di Cristina. Per consegnare a tutti un briciolo della straordinaria persona che era, riporto un messaggio che ho ricevuto da Cristina quando era già consapevole che il suo destino era segnato: “… purtroppo..se io avessi avuto il referto del mio banale fibroma subito non avrei avuto metastasi, non sarei stata al quarto stadio, con il rischio di morire ..

tuttavia il bene che ne verrà mi da’ sollievo e spero ci sia anche giustizia. Speriamo tutto questo possa servire a cambiare le cose..per i nostri figli e per chi non ha voce”. Addio, Cristina. Il tuo “moschettiere” continuerà insieme a te la battaglia. Implacabile, stanne certa”, Lo scrive Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera, dopo aver appreso della scomparsa di Cristina Gallo, la professoressa di Mazara del Vallo che denunciò attraverso Mulè i ritardi nella consegna di esami istologici dopo la biopsia a cui era stata sottoposta per una grave malattia, che fu pronta dopo otto mesi.

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