Migranti: “chiudere il Cie di Milo e sviluppare modello centri di accoglienza”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Gennaio 2014 09:00
Migranti: “chiudere il Cie di Milo e sviluppare modello centri di accoglienza”

Ieri mattina, presso l'Aula Consiliare di Mazara del Vallo, si è conclusa la tre giorni del seminario organizzato dal Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana. Il seminario intitolato "L'Emblema e il Viaggio" è stato dedicato principalmente

alla attuale tematica dei migranti. Diversi sono stati gli interventi che si sono succeduti dal 10 al 12 gennaio, alcuni riportanti le esperienze di operatori hanno collaborato all'assistenza di centinaia di disperati che negli ultimi anni sono sbarcati, dopo un viaggio della speranza, sulle coste italiane.

Ad aprire l'ultima giornata dei lavori è stato il sindaco Nicola Cristaldi (in foto da sx -a seguire vescovo Mogavero, prefetto Falco e pres prov Cri Rizzello) che ha portato i saluti della Città sottolineando l'impegno della sua Amministrazione in progetti relativi all'accoglienza degli immigrati; vi è in allestimento un centro di accoglienza presso l'ex mattatoio comunale.

Il vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero parlando su tema "Integrazione e tolleranza", ha spiegato: "riprendo il concetto di Papa Francesco relativo all''idea-realtà. Cosa è tolleranza? Mostrarsi ragionevoli. Abbiamo una missione importante. Siamo chiamati ad essere antesignani nel campo delle migrazioni, perché siamo frontiera geograficamente. Abbiamo le capacità e risorse pertanto dobbiamo attivare modelli di accoglienza opportuni. Unica via è la considerazione che il migrante è come me, al di là della religione che rimane una libera scelta. Se abbassiamo toni, dobbiamo passare dall'idea integrazione a quella di accoglienza, questo ci aiuterà verso i migranti. Qualche volta si ha sensazione che i beneficiari siano i più diffidenti verso il modello integrativo, si percepisce il rischio integrazione-omologazione. Bisogna lavorare affinchè il migrante sia interlocutore e non solo beneficiario servizi".

Il Prefetto di Trapani, dott. Leopoldo Falco, ha spiegato la situazione dell'accoglienza immigrati in Provincia di Trapani: "la nostra è una terra di accoglienza. Sono circa 1200 i migranti ospitati nel territorio trapanese. In questo momento ho ricevuto una chiamata dal Ministero offrendo la possibilità di ospitalità ad altri 40 migranti. Abbiamo approntato un modello che funziona con l'ospitalità di questi migranti in 17 centri di accoglienza sparsi nei diversi comuni della provincia.

Credo che questo sia un modello che funzioni sia a favore degli stessi ospiti ma anche nella possibilità di potere dare lavoro ai nostri concittadini. Purtroppo nelle ultime settimane, i mass media e l'opinione pubblica si sono solo concentrati sulla questione del Cie di Milo. Siamo consapevoli che il Cie di Milo così come stanno le cose vada chiuso, si tratta di una struttura inadeguata per molti aspetti. Nell'ultimo anno vi sono stati 613 tentativi di fughe. Bisogna predisporre che attraverso dei lavori, programmati a febbraio, la struttura vada chiusa per la sua messa in sicurezza.

Un vero intervento da mettere subito in campo è l'abbattimento dei tempi di permanenza. Credo che vi sia un'ipocrisia alla base di molti discorsi in merito alla questione dell'accoglienza degli immigrati, bisogna guardare invece alla realtà e trovare come sta succedendo la disponibilità di struttura per un'adeguata accoglienza. Ad esempio su Mazara stiamo cercando un locale che possa fin da subire accogliere migranti".

Michele Romeo Jasinsky della Croce Rossa Italiana ha relazionato sul tema "Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e immigrazione". Infine Laura Rizzello, presidente provinciale della Croce Rossa Italiana, ha ringraziato gli intervenuti nella tre giorni e Mariella Quinci referente della sede mazarese della Croce Rossa inaugurata alcuni giorni fa e che è ubicata nel quartiere di Mazara Due in locali concessi in comodato d'uso gratuito dal Comune.

13-01-2014 10,00

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