Medaglia al valor civile agli “angeli del mare”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Dicembre 2013 08:14
Medaglia al valor civile agli “angeli del mare”

"Ci siamo avvicinati a Lampedusa. Erano passate quattro o cinque ore. A mezzo miglio dall'isola, ho capito che dovevo avvicinarmi io e fargli da scudo al mare. Quando il fondo è arrivato a sette – otto metri, ho

gettato l'ancora. Ogni volta che la barca si avvicinava, ne prendevamo trenta o quaranta. I miei si sono dannati. Quelli della Capitaneria sono diventati come leoni. Li afferravamo e li portavamo dentro. Alla fine erano in trecento. Sono andato nella mia cabina e ho cominciato a piangere".

Così Salvatore Cancemi, Capitano del peschereccio mazarese Twenty Two, racconta la burrascosa notte del 28 novembre 2008 quando, con il suo equipaggio, soccorse 300 anime migranti in mare. In un tempo in cui si assiste periodicamente alla morte di esseri umani inghiottiti dalle acque del Mediterraneo, dove la paura dell'altro prende piede sempre di più nel cuore delle persone, dove la parola sicurezza è divenuta sinonimo di terrore, il capitano Cancemi e gli uomini dell'equipaggio hanno saputo dimostrare coraggio, forza morale e umanità.

A Salvatore Cancemi e all'equipaggio del peschereccio Twenty Two , Cancemi Francesco, La Spisa Santo, Borgi Kais, Asaro Gaspare, Sfar Mohamed, Bouchnak Habib, Capizzo Emanuele, Hammami Sabri, Hediouche Farid, Mekacher Ezzeaine, è stato conferita la medaglia di bronzo al merito di Marina. Il riconoscimento è stato concesso dalla Presidenza della Repubblica e consegnato, il 4 dicembre nel corso delle celebrazioni di Santa Barbara in Capitaneria di Porto, alla presenza del comandante Davide Accetta, del vescovo della Diocesi Domenico Mogavero, Il prefetto vicario Concetta Caruso ed il procuratore della Repubblica di Marsala, Alberto Di Pisa.

Ad essere premiati perchè protagonisti di salvataggi di migranti, nella stessa notte e nello stesso tratto di mare, del Canale di Sicilia anche Perniciaro Salvatore del motopesca Kleos, Di Lorenzo Bartolomeo del motopesca Ghibli Primo, Zegnami Mohamed, Othomane Salem, Asaro Giovambattista del motopesca Monastir e Ansaldì Nicolò del motopesca Ariete. Durante il secondo intervento, nonostante l'operazione di salvataggio fosse divenuta ancor più complicata a causa di una cima di rimorchio che si era incastrata nell'elica dell'imbarcazione soccorsa, tutti i dieci componenti del motopeschereccio Ariete dimostrarono eccezionale perizia marinaresca, riuscendo a trasbordare gli occupanti del barcone, peraltro ormai prossimo all'affondamento, su un altro motopeschereccio che aveva concorso all'operazione.

Questi i componenti dell'equipaggio a bordo dell'Ariete: il comandante Marrone Gaspare, il direttore di macchina Apollo Andrea, il nostromo Asaro Matteo, il marinaio Novara Santo, il giovanotto di macchina Salvo Nicolino, i marinai Adolfo Antonino, Pernice Giuseppe, Guerrigero Matteo e Karaoui Hedi e, come detto, il giovanotto di macchina Ansaldi Nicolò.

06-12-2013 9,10

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