Mazara, vocazioni, giovani e futuro: intervista a don Francesco Ingrande

Don Francesco riflette sulle ragioni dietro la diminuzione delle vocazioni sacerdotali e sulle difficoltà dei giovani

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Gennaio 2025 09:40
Mazara, vocazioni, giovani e futuro: intervista a don Francesco Ingrande

Durante la nostra trasmissione "Prima News", abbiamo avuto il piacere di intervistare don Francesco Ingrande, con il quale abbiamo esplorato diversi temi. Don Francesco, 34 anni, è stato ordinato presbitero il 6 gennaio nella basilica cattedrale di Mazara del Vallo dal Vescovo Angelo Giurdanella. È il primo sacerdote a essere ordinato dopo 24 anni, dopo padre Antonino Favata, cappellano dell’Ospedale Abela Ajello.  “Essere ordinato dopo 24 anni è stato un grande peso.- ha affermato Francesco durante la nostra intervista- Porto con me il peso di un periodo in cui i mazaresi non hanno avuto nuovi sacerdoti.

Ciò ci porta a riflettere: come mai non ci sono stati nuovi sacerdoti in questi anni? Questa situazione è sintomatica di una crisi delle vocazioni, un fenomeno che si estende a molti altri contesti. Non possiamo ignorare che ci troviamo di fronte a una crisi più ampia, che ha radici nella difficoltà delle relazioni umane. La situazione è preoccupante: la crisi dei matrimoni comporta una crisi di tutte le vocazioni. Se oggi facciamo fatica ad accompagnare due persone che decidono di unirsi in matrimonio, possiamo solo immaginare quanto sia difficile guidare un giovane che sceglie di seguire il Signore attraverso una vocazione particolare, che possa portarlo a diventare sacerdote o a rispondere a qualsiasi altra chiamata divina. Quindi, la sfida è grande e richiede un impegno collettivo per sostenere le nuove generazioni nel loro cammino di fede.” 

Con don Francesco abbiamo parlato anche dei giovani e dei vari problemi che essi affrontano all'interno della società "I giovani, oggi, faticano a comunicare tra di loro; spesso si trovano insieme ma non interagiscono. È sorprendente vedere come, se messi in un contesto favorevole, possano scoprirsi e apprezzarsi a vicenda. Viviamo in un’epoca in cui tendiamo a categorizzare tutto a scapito di una naturalezza che sarebbe utile ai giovani. Questo porta a una crescita accompagnata da ansia." 

C'è un problema che colpisce gravemente le nuove generazioni e le nostre città, e Mazara del Vallo non fa eccezione. Negli ultimi tempi, la città è stata invasa da un'ondata di crack e altre droghe che devastano i giovani, portandoli all'estraniamento e, in alcuni casi, alla delinquenza. "È davvero triste pensare che alla loro età noi giocavamo a calcio e costruivamo porte con le pietre, vivendo momenti di spensieratezza. Oggi, invece, molti di questi ragazzi si trovano spesso soli a casa, mentre i genitori sono costretti a lavorare duramente per arrivare a fine mese, riducendo così le relazioni affettive e sociali.

- afferma don Francesco- Il crack e altre sostanze diventano per loro un rifugio, e questa situazione è realmente preoccupante. Uscire da questi circoli viziosi è estremamente difficile, ma la prevenzione è fondamentale. È necessario che tutta la comunità si impegni: genitori, amici, scuole e istituzioni devono lavorare insieme. Tutti noi abbiamo la responsabilità dei nostri figli, che rappresentano il futuro del nostro Paese. È triste pensare che stiamo lasciando spegnere il potenziale di questi giovani.

Se ciascuno di noi contribuisse, anche con un piccolo gesto, potremmo fare la differenza. Immaginate che ogni goccia d'acqua, per quanto piccola, contribuisca a formare un mare, come diceva Pino Puglisi. Ogni azione conta. Dobbiamo prestare attenzione ai ragazzi che tendono a chiudersi in sé stessi e isolarli. Dobbiamo chiederci il perché e, soprattutto, offrire loro spazi di aggregazione, opportunità di espressione, e aprire centri culturali. Credo fermamente che unire le forze e creare occasioni di incontro e dialogo possa essere un primo passo verso un cambiamento positivo." Nel corso dell'intervista, abbiamo chiesto a don Francesco alcune curiosità riguardo al suo percorso di fede e alla sua decisione di diventare sacerdote. Clicca qui per guardare l'intervista completa. 

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