Nei prossimi giorni a Mazara del Vallo aprirà i battenti la mostra mercato “Fiera del Ponente”. Come ogni anno la tradizionale kermesse, così come la successiva, in programma ad agosto, “Fiera del San Salvatore”, si svolge presso il lungomare San Vito ed in particolare lungo il tratto della cosiddetta “Passeggiata Consagra”. In questi giorni gli organizzatori sono al lavoro per il montaggio degli stand. Diversi cittadini ci hanno fatto notare che già diversi stand sono stati montati proprio lungo il tratto della nuova pista ciclabile che costeggia la stessa “Passeggiata Consagra” (vedi foto di copertina).
Pertanto è stato evidenziato il disagio che potrebbe comportare per quanti percorrono in bici il lungomare sulla nuova pista ciclabile. Da alcune fonti abbiamo appreso però che nelle prossime ore anche nel tratto parallelo lato mare alla stessa “Passeggiata Consagra”, quello ancora asfaltato per intenderci, sarà realizzata un'altra pista ciclabile con tanto di “tappetto azzurro” con segnaletica orizzontale e verticale. Ciò consentirebbe ai ciclisti di poter passare alle spalle degli stand dei fieranti ammirando la vista del mare.
Ci chiediamo se tutto ciò fosse stato previsto all’atto della realizzazione del progetto, considerato che le due fiere si svolgono in quell’area da circa oltre trent’anni.
Negli ultimi mesi molti cittadini si sono interrogati sullo stesso progetto della pista ciclabile; in verità in pochissimi hanno messo in discussione l’importanza e la necessità di una realizzazione di una pista ciclabile bensì sono stati sollevate alcune proposte specifiche per il miglioramento della stessa pista e della circolazione stradale a seguito del restringimento delle carreggiate riservate ad auto ed altri mezzi.
L’Amministrazione ha predisposto diversi parcheggi lungo i due tratti di litorali est ed ovest della Città ove realizzata la stessa pista ciclabile; uno ad esempio è quello già predisposto in un’area (un immobile confiscato alla mafia) all’incrocio fra lo stesso lungomare San Vito e il sottopassaggio di via don Gaspare Morello. L’altro, di recente realizzazione, in una grande area privata che sorge davanti il tratto iniziale del Lungomare San Vito, di fianco al Mahara Hotel; infine un altro, sempre su concessione privata, si trova alle spalle dell’area del luna park nel tratto dello stesso lungomare ove sorge il nuovo parco giochi e l’area fitness outdoor; si spera ovviamente che questi tre parcheggi non diventino “regno” dei parcheggiatori abusivi (ci sono arrivate le prime segnalazioni).
Un’altra proposta, da noi più volte avanzata, è quella di eliminare del tutto i parcheggi al fianco della pista ciclabile al fine di liberare il panorama del lungomare e la vista dell’orizzonte e che al tempo stesso permetterebbe di allargare la carreggiata. Una volta parcheggiata l’auto i cittadini potrebbero raggiungere il centro storico o l’area balneabile del lungomare San Vito grazie ad servizio, necessariamente continuo, di bus elettrici. Si spera anche che prima del completamento e inaugurazione della ciclabile, ancora il cantiere dei lavori risulta aperto (da qui anche qualche dubbio circa l’accessibilità), sia anche rimosso il peschereccio ormeggiato e da anni abbandonato (divenuto nel tempo anche una discarica abusiva), in quel tratto di banchina fra la scalinata di piazza Regina e piazzetta dello scalo attraversato dalla ciclabile.
L’attuale progetto della pista ciclabile al momento prevede l’attraversamento del fiume Mazaro attraverso la chiatta che ancora oggi non ha però ripreso il suo servizio dopo la lunga pausa autunno-inverno. Un’altra questione segnalata da alcuni nostri lettori riguarda l’attuale pericolosità della pista ciclabile che sovente viene attraversata da ciclisti ad alta velocità e perfino da biciclette elettriche e monopattini che raggiungono la velocità di oltre 40 km orari; si sono registrate accesissime discussioni tra cittadini che con le loro famiglie percorrevano la pista e altri che la percorrevano a velocità sostenuta.
Bisogna pertanto, ci chiedono sempre dei cittadini, che le autorità competenti facciano chiarezza sui limiti di velocità relativi alla stessa pista ciclabile, ancora peraltro non collaudata ufficialmente, munendola anche di apposita segnaletica che ne vieti il superamento dei 30 km/h e l’accesso con bici che hanno sistema elettrico in funzione e con i monopattini. Pertanto rimaniamo in attesa che la pista ciclabile sia completata e che eventuali “anomalie” che si presentino con la sua entrata in funzione possano essere immediatamente sistemate.
Francesco Mezzapelle