Questa mattina nella mani del segretario comunale, dott. Giuseppe Calogero Calamia, i consiglieri comunali del Pd, Stefania Marascia (capogruppo) e Giuseppe Palermo (segretario cittadino Pd) hanno firmato la mozione sfiducia al sindaco Salvatore Quinci (in foto collage di copertina i consiglieri Marascia e Palermo). Pertanto con queste due nuove le firme della mozione, presentata lo scorso 20 dicembre, salgono a undici e pertanto viene superato il numero necessario (10 firmatari), cioè 2/5 dei 24 consiglieri per portare la mozione in aula per al sua approvazione.
La mozione era stata già firmata da Gioacchino Emmola (Pd), Pietro Marino (capogruppo UdC), e il consigliere Giuseppe Bonanno (Noi con l’Italia), Matteo Bommarito (primo firmatario), Giorgio Randazzo (FdI), dal gruppo consiliare del M5S composto da Girolamo Billardello, Maurizio Pipitone e Antonella Coronetta, e da Cesare Gilante (Forza Italia) dimessosi da capogruppo di Partecipazione Politica a seguito del suddetto rimpasto di Giunta. Secondo rumors nelle prossime ore la mozione potrebbe essere firmata dagli altri tre consiglieri dell’Udc Nicola Norrito, Enza Chirco e Ilenia Quinci.
Quindi alla fine, salvo qualche altra sorpresa, le firme potrebbero arrivare a 14. Ricordiamo che, una volta in aula, la mozione di sfiducia per la sua approvazione necessita del voto del 60% dei componenti del Consiglio comunale, cioè di almeno 15 consiglieri. Fino a qualche giorno fa in pochi credevano che la mozione potesse raggiungere il numero necessario (10) per arrivare in Consiglio, adesso si ha certezza che sarà discussa in aula, e qui potrebbe anche accadere di tutto, anche che si possa interrompere un anno prima della scadenza naturale il mandato amministrativo del sindaco Quinci e dello stesso Consiglio, avviando la Città di fatto verso elezioni Amministrative anticipate; nelle segreterie cittadine dei partiti e movimenti negli ultimi giorni vi è stata un’improvvisa accelerazione in tale direzione…
Francesco Mezzapelle
