Mazara, storico incontro all’IIS “Francesco Ferrara”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Ottobre 2017 10:55
Mazara, storico incontro all’IIS “Francesco Ferrara”

In occasione delle commemorazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale , in cui perse la vita l’eroe nazionale tenente di vascello Nazario Sauro, si è svolta presso l’aula magna dell’Istituto Istruzione Superiore “Francesco Ferrara” la conferenza “SAURO 100. Nazario Sauro e la Grande Guerra sul mare”. Relatore - per l’occasione presentato dall’ Arch. Giovanni Giammarinaro, Presidente della Lega Navale Italiana, sezione di Mazara -Romano Sauro, ammiraglio della Marina Militare Italiana, già Commissario nazionale della Lega Navale Italiana, nonché nipote di Nazario Sauro.Obiettivi e finalità della conferenza, rivolta agli allievi delle classi quinte, quello di trasmettere ai giovani l’amore per il mare e far loro comprendere che dal mare possono trarre occasione di arricchimento morale e culturale per le opportunità che esso può offrire anche come punto di incontro di popoli, culture e religioni diverse e, soprattutto, comunicare e far riflettere su quei valori di solidarietà, impegno, libertà, giustizia che caratterizzarono la vita, le azioni e la figura di Nazario Sauro.Un’avventura della durata di due anni a bordo di un vecchio sloop di nove metri, iniziata nel 2016 con la partenza del Galiola III da Sanremo e che vedrà l’epilogo nel 2018 nel porto di Trieste: 100 porti toccati, 100 conferenze presso istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, 100 presentazioni di “Nazario Sauro.

Storia di un marinaio”, il libro scritto da Romano a quattro mani con il figlio Francesco e i cui diritti di vendita saranno devoluti all’Associazione Peter Pan Onlus, una struttura romana destinata all’accoglienza delle famiglie di ragazzi malati oncologici, provenienti da varie parti del mondo.La storia raccontata da Romano è una storia svestita dell’ufficialità dei testi scolastici. Nazario Sauro non è solo l’eroe nazionale: è l’eroe di famiglia , l’eroe di un nipote che ne racconta le vicende non senza emozione, non senza lo sguardo lucido alla lettura di una missiva scritta da Nazario di suo pugno e che giunge ai figli carica dei valori che nutrirono la sua vita.“Ringraziamo di vero cuore questo grande uomo per ciò che ha suscitato in noi ” - dichiarano con vivo entusiasmo Caterina Di Lorenzo e Miriana Palermo, allieve della V Ottico - “Ci siamo calati nella storia che lui, grazie alla sua interpretazione, ci ha fatto rivivere.

Il suo racconto ci ha trasmesso la sensazione bellissima di tenerci con il fiato sospeso ed in attesa di sapere cosa sarebbe successo dopo! Ci ha fatto riflettere sui valori di libertà, solidarietà e amore di patria, a cui noi giovani spesso non pensiamo. Anche se la nostra Italia sta attraversando un periodo di crisi - non solo economica, ma anche di valori - non dobbiamo scoraggiarci. Il nostro Paese ha dato tanto, può dare tanto e dobbiamo continuare ad essere fieri di rappresentarlo.

Siamo felici di sapere che c’è stato quest’eroe, quest’uomo così battagliero, che dovrebbe essere sempre ricordato per ciò che ha fatto; ed è un bene che ce l’abbia presentato l’ammiraglio Sauro, perché l’ha fatto con il cuore, cosa che magari uno storico non riesce a fare. Gli auguriamo buon viaggio e gli rivolgiamo l’augurio affinché tutti gli adolescenti apprendano come noi da quest’esperienza!”Dichiarazioni di stima che gli alunni hanno voluto rivolgere personalmente a Romano Sauro, in un messaggio inviato sul suo profilo.

Pronta la risposta dell’Ammiraglio, che è doveroso riportare integralmente.“Care ragazze, cari ragazzi, cara Roberta, cara Angela, cara Ale, cara Vanessa, cara Miriana, caro Mario, cara Marilena, cara Maria, cara Sofia, quanto avete scritto vale il mio viaggio e l’averlo pensato e realizzato. Conferma il mio pensiero, ovvero che i nostri giovani sono molto migliori di quello che sento dire in giro, che hanno voglia di ascoltare racconti e storie di valori. L’altro giorno ero in mezzo a voi, vi guardavo uno per uno e leggevo nei vostri occhi la felicità e l’interesse di ascoltare le mie storie; dai vostri sguardi curiosi traevo e trarrò grande forza ed emozioni che mi serviranno per finire il mio viaggio, ancora lungo e impegnativo, ma da oggi più leggero e più ricco.

Quanto mi piacerebbe se poteste venire a Trieste per la fine del mio viaggio tra un anno e chissà che non ci si riesca. Io so soltanto una cosa e questo mi dà grande gioia: le vostre parole mi hanno commosso come e forse di più delle mie a voi. Sono parole genuine, lo sento, sono parole semplici e belle che devono far riflettere tutti, tutti perché il futuro sia migliore, contornato di speranza, fiducia, entusiasmo che solo i giovani sanno trasmettere e diffondere. Vi voglio bene, vi aspetto a Trieste e comunque troveremo altra occasione per incontrarci e raccontarvi altre storie.

Le nostre rotte si sono incontrate per caso e sicuramente si rincontreranno in futuro. Lo sento e ne sono certo. Grazie e Buon Vento!”Ai ragazzi buon viaggio nei mari della vita dalla dirigente Licia Ingrasciotta e dai docenti del “Francesco Ferrara”.

Comunicato stampa18/10/2017{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza