Mazara, scopre ingente cifra all’interno di maxi lavatrice nuova abbandonata. Restituita al legittimo proprietario

La lavatrice donata alla comunità: sarà utilizzata per pulire i fanghi del porto e per estrarre anche "terre rare"…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
01 Aprile 2025 08:05
Mazara, scopre ingente cifra all’interno di maxi lavatrice nuova abbandonata. Restituita al legittimo proprietario

Non riusciva a credere ai propri occhi: una lavatrice di enormi dimensioni, praticamente nuova, abbandonata e con all’interno un cuscino pieno di tante banconote. Questa la sorprendente scoperta fatta alcuni pochi giorni fa da cittadino mazarese in un terreno nella parte sud-ovest della Città. L’uomo non si trovava in quel posto per caso. Infatti approfittando dell’imbrunire a bordo del proprio camioncino era intento a scaricare degli sfabbricidi quando la sua vista è stata attirata da qualcosa di veramente strano: una lavatrice, appunto, di enormi dimensioni, cinque metri di lunghezza per otto di altezza, apparentemente in perfette condizioni.

Il ciclopico elettrodomestico se ne stava in mezzo ad una catasta di rifiuti, per lo più ingombranti. Abbastanza incuriosito non ha saputo resistere e ha aperto, senza poche difficoltà, il portellone della lavatrice e qui una scoperta ancor più incredibile: all’interno del grande cestello un grosso cuscino di plastica trasparente pieno di soldi. L’istinto era quello di prelevare l’ingente somma tenendola per se, poi preso da un ancestrale senso di colpa è riuscito a rintracciare il proprietario della grossa lavatrice che ne aveva denunciato sui social la scomparsa insieme alla grossa somma di denaro.

La maxi-lavatrice è stata successivamente donata alla comunità per il "bene comune" e sarà utilizzata nel corso dei prossimi lavori di dragaggio del porto canale attraverso un noto metodo, seppur mai sperimentato per questo genere di intervento, denominato “mazar-whashing”, che consiste nel lavare i fanghi e le sabbie, prelevate con un’apposita draga (o sorbona), con acqua contenente detergenti solventi o acidi alcalini, in modo da rimuovere le sostanze inquinanti, metalli pesanti etc.

Una parte del materiale una volta bonificato può essere riutilizzato o reinserito nell’ambiente originario, cioè nel fiume, ciò in un‘ottica di sostenibilità ed economia circolare.L’operazione consentirà inoltre di estrarre delle “terre rare” da potere scambiare nel caso di eventuali contenziosi con soggetti privati e/o pubblici.

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